Corriere della Sera

La vicenda

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L’inchiesta della Procura della Repubblica di Milano sulla cosiddetta Piastra, ovvero l’area portante dove è stata costruita Expo 2015, ha al centro un appalto del valore di base di 272 milioni

I pm hanno indagato una serie di dirigenti e imprendito­ri, ma non l’ex ad e commissari­o di Expo, Giuseppe Sala. ll fascicolo è aperto per corruzione e turbativa d’asta

Le conclusion­i della Procura, arrivate nel 2016, portano a chiedere un’archiviazi­one, ma vengono respinte dal gip. Divampa la polemica sulla decisione presa dai pm

La Procura generale avoca l’indagine. Questa volta, Sala viene indagato per falso materiale e ideologico riguardo alla modalità con cui ha cambiato dei commissari per assegnare l’appalto della Piastra, vinto con un ribasso di oltre il 41%

Ora Sala è indagato anche per turbativa d’asta nella fornitura di alberi, in una gara che, per l’accusa, avrebbe dovuto essere riformulat­a a seguito di uno scorporo dell’appalto «verde»

«Che c’è di strano? Avevo già solidarizz­ato con Virginia Raggi, normale che oggi lo faccia con Giuseppe Sala». Matteo Salvini legge delle nuove accuse al sindaco di Milano Giuseppe Sala in relazione a Expo 2015. E ne è convinto: «Sono entrambi sindaci incapaci, dopo un annetto ormai è dimostrato. Ma una cosa è certa: se uno non è condannato è innocente fino a prova contraria. Anche se è il mio peggiore avversario».

Beh, per Virginia Raggi poteva essere che con il Movimento 5 Stelle lei è un po’ più tenero.

«Macché. Stiamo parlando di amministra­zioni».

Ieri Berlusconi ha detto che come nel ’94 il pericolo erano i comunisti, oggi sono i 5 Stelle. Condivide?

«Un’assurdità totale. Il Pd mal governa da molti decenni, i 5 Stelle al massimo da due o tre anni. Berlusconi sbaglia totalmente».

Vede? Lei ha un debole per gli stellati...

«Basta leggere i giornali. Di Roma si è parlato parecchio. Però, l’amministra­zione di Milano è sconcertan­te. In questi Anche il mio peggiore avversario è innocente fino a quando non è condannato, come Raggi giorni mi ha colpito una cosa: la giunta Sala ha aumentato, in alcuni casi addirittur­a raddoppiat­o, le rette delle colonie estive. Il risultato è che quest’anno si sono iscritti duemila bambini in meno. Non credo siano i figli dei milionari quelli che non hanno potuto più andare in vacanza. Meno male che Sala è di sinistra».

Berlusconi ha detto anche di apprezzare il premier Gentiloni.

«Sarà uno scherzo. Una battuta estiva. Spero che gli accordi con Monti e con Letta gli siano bastati».

Torniamo a Sala. Anche i leghisti hanno sempre strillato contro la realizzazi­one di Expo.

«Che su Expo ci sia più di un punto oscuro, è evidente. E

Matteo Salvini, 44 anni, è il segretario federale della Lega dal 2013

È deputato e deputato europeo, dopo essere stato anche consiglier­e comunale a Milano immagino che se la Procura ha deciso di proseguire con le indagini avrà i suoi motivi. Ma questa è una cosa che non riguarda i giudizi politici. Certo, la riforma della giustizia è una priorità del nostro prossimo governo».

Sala in ogni caso doveva andare di gran fretta, pena la mancata riuscita di Expo.

«Che l’Italia sia il tempio della burocrazia, è certo. Che sia necessario e urgente tagliare carte e permessi non c’è dubbio. Anzi, le dirò di più: se l’accusa nei confronti di Sala fosse di aver agevolato le imprese lombarde, io gli darei una medaglia. Se l’accusa è di aver sveltito le pratiche per far lavorare aziende del posto, per me sarebbe soltanto buon senso. Si ricorda del sindaco di Adro?».

Quello che aveva tappezzato la scuola con il Sole delle Alpi?

«È anche quello che dell’appalto per l’area feste. La sua colpa sarebbe stata quella di aver privilegia­to le aziende bresciane. Il problema è che se la legge prevede che devi fare la gara con il massimo ribasso e ti arriva un’impresa da chissà dove che poi ti lascia il buco, che fai? Va bene così? Se per Sala fosse una cosa del genere, io lo sosterrei. Di certo, non sulle scelte anti ecologiche».

Quali scelte?

«Per entrare in centro, grazie a Sala pagano anche le auto ecologiche. Si vede che a lui dell’ambiente non frega. Come non gli frega dei milanesi che avevano comprato apposta l’auto ecologica».

La sfida che sente più importante?

«Ovvio che strappare Genova a decenni e decenni di amministra­zioni di sinistra sarebbe un fatto epocale. O fare un dispetto allo spezzino Andrea Orlando, la cui città è, come Genova, a sinistra da sempre. Però, ci sono sfide interessan­ti anche in città più piccole: pensi al ballottagg­io di Jesolo. Lì sono in corsa il candidato della Lega e di una lista civica contro il sindaco uscente sostenuto dal Pd insieme con Forza Italia. La Lega contro il Nazareno. Speriamo che i 5 Stelle dimostrino la voglia di cambiament­o di cui parlano».

Come Virginia Raggi

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