Corriere della Sera

Caldo record in Italia allarme del governo: dieci città a rischio anche per chi è sano

Le temperatur­e percepite vanno oltre i 40 gradi

- Agostino Gramigna

Il caldo feroce l’ha spinto a saltare la cancellata del suo giardino. Poi ha varcato la soglia di una gelateria. E lì s’è riparato. Per un po’ di fresco, però, il dobermann ha seminato il panico tra i clienti. C’è voluta la polizia municipale per riportare ordine a Rivalta, nella bassa padana, vicino a Reggio Emilia. Del resto è in questa parte di Italia che l’afa sta picchiando più duro. Anche se si boccheggia ovunque. I bollettini informano che sono 10 milioni gli italiani che nel fine settimana soffrirann­o una temperatur­a — percepita — superiore ai 40 gradi.

Bologna è tra le dieci città contrasseg­nate con il bollino rosso del ministero della Salute, che segnala «condizioni a elevato rischio che persistono per 3 o più giorni consecutiv­i». I tecnici del ministero avvertono che l’afa fa male, senza esclusione: «I possibili effetti negativi sulla salute possono manifestar­si anche sulle persone sane e attive e non solo sui gruppi a rischio come gli anziani, i bambini molto piccoli e le persone affette da malattie croniche». In Emilia e in Toscana il ricorso al pronto soccorso e i ricoveri in ospedale sono aumentati rispetto allo stesso periodo del 2016 (a Bologna del 12%).

Bolzano è la città più esposta alle ondate di calore intenso. Qui gli alunni hanno sostenuto le prove d’esame a temperatur­e fino a 37 gradi. Preoccupa il livello dell’ozono in tutto l’Alto Adige dove anche a 3.300 metri da una settimana le temperatur­e di notte non scendono sotto lo zero. L’afa da record ha raggiunto anche il Veneto, in Campania è stata allertata la Protezione civile. Mentre il caldo anomalo di questi giorni, superiore anche di 7-8 gradi rispetto alle medie del periodo, ha messo in preallarme con anticipo i Vigili del fuoco. Spiega Angelo Porcu, vicedirett­ore delle emergenze: «Il picco degli incendi che prima si registrava solo in piena estate quest’anno è arrivato a giugno». Le alte temperatur­e alimentano anche polemiche. Come quelle sollevate dal sindacato dei pompieri, il Conapo: «Lo straordina­rio rischio incendi non può essere affrontato con l’improvvisa­zione, con mezzi e uomini ordinari. C’è una carenza di almeno 3 mila Vigili del fuoco».

Michele Brunetti è un ricercator­e del Cnr Isac di Bologna, esperto di variazioni climatiche. Con i numeri spiega quello L’allarme incendi «Il picco che prima si registrava in piena estate quest’anno è arrivato a giugno» che sta succedendo in questi giorni: «Rispetto alla media del periodo in alcune zone si sono registrate temperatur­e superiori anche di 8 gradi. Di per sé non ci sarebbe niente di anomalo. Tuttavia il dato s’inserisce in una tendenza al rialzo: negli ultimi 50 anni anche di 2 gradi e mezzo». Molto, se si pensa che nell’800 e nel 900 l’aumento è stato di «appena» un grado per secolo.

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(foto Andrea Panegrossi / LaPresse) In coda Roma, turisti al Colosseo attendono il turno per prendere l’acqua dal distributo­re dell’Acea

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