Corriere della Sera

Dirigente massacrato dalla compagna, ex badante dei genitori

Modena, si consegna una rumena 50enne: l’ha colpito con il coltello da cucina e ha infierito sul basso ventre

- Ferruccio Pinotti

dei due dottori hanno preso direzioni differenti.

A raccontarl­o sono i curriculum pubblicati online dalla Asl di Alessandri­a. Si potrebbe dire che Juvara (separato, tre figli tra i 18 e 22 anni, una nuova relazione) sia andato avanti. Ammenti, invece, è rimasto al palo. Juvara è diventato coordinato­re del 118 cittadino, con responsabi­lità nel reparto di Rianimazio­ne dell’ospedale di Casale, 40 mila anime dove tutti conoscono tutti e dove molti raccontano che Ammenti avesse preso piuttosto male l’avanzament­o del collega stimato e benvoluto in corsia.

Chissà che non sia anche questa diversità di traiettori­e presa dalla vita lavorativa dei due a spiegare il delitto commesso da Ammenti. Che già due settimane fa aveva provato a far fuori Juvara — hanno accertato i carabinier­i del nucleo investigat­ivo di Alessandri­a diretto da Giuseppe Di Fonzo — nello stesso modo in cui poi lo

Un dirigente aziendale di 63 anni di Modena, Claudio Palladino, è stato ucciso ed evirato dalla compagna, una cittadina rumena, Verona Popescu, di 50 anni, che era stata la badante dei genitori di lui. La vittima era ispettore presso la filiale italiana del gruppo francese Manitou (produttore e distributo­re di carrelli elevatori) a Castelfran­co Emilia.

Palladino, originario di Montemilet­to (Avellino), è stato ucciso tra le 5 e le 6 del mattino. Dopo essere stato accoltella­to con una decina di fendenti alla gola è stato colpito al basso ventre mentre era ancora agonizzant­e. La donna, Verona Popescu, dopo l’omicidio ha chiamato al telefono la polizia: «Venite, ho ucciso il mio compagno». Quasi in contempora­nea un residente della zona, allarmato, cercava di capire che cosa fossero le urla provenient­i dall’appartamen­to vicino, in una palazzina di via Mar Verona Popescu ha chiamato la polizia dopo il delitto, mistero sul movente Adriatico, zona periferica ma non distante dal centro storico di Modena. La Popescu è stata quindi arrestata in flagranza di reato e ha confessato l’omicidio dopo un interrogat­orio concluso nel primo pomeriggio. Sentita dal pm Lucia De Santis, la 50enne ha ammesso le proprie responsabi­lità. Palladino in passato era stato sposato con un’altra donna, dalla quale ha avuto una figlia ora trentenne. L’ex badante, invece, ha un figlio di 20 anni che vive in un appartamen­to vicino a quello del delitto, grazie anche a un aiuto economico di Palladino. Per il procurator­e capo di Modena, Lucia Musti, la badante fornisce una ricostruzi­one fedele sulla dinamica, ma «molto fantasiosa» rispetto al movente. «Sembra Insieme Claudio Palladino e la compagna Verona Papescu sincero, il suo racconto, ma induce a fare accertamen­ti sulle condizioni di salute della signora». Anche il pm è Lucia De Santis, che segue il caso, esprime dubbi: «Sul movente sono necessari altri accertamen­ti. Il corpo è stato trovato in bagno, colpito da almeno otto fendenti ed evirato. Ha cercato di difendersi. La donna — conclude il pm — ha usato un coltello da cucina, di quelli che si mettono nei ceppi. Ha usato il più piccolo della serie. Stava preparando la colazione prima del fatto».

Mistero

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