LEI ESCE CON LUI MA NON LE PIACE ABBASTANZA? PENSA TROPPO
Storia simbolica del perché dovremmo (a volte) spegnere il cervello
U scire con qualcuno che non ci piace ma a cui piaciamo dichiaratamente suona crudele. Ma succede quando si combinano momenti di forza dell’uno con stati di debolezza dell’altro. È il caso della nostra lettrice single di Supplemento singolo, una ultraquarantenne con storie sbagliate alle spalle, che confessa di frequentare un cinquantenne «single da sempre» e senza alcuna esperienza. Il modo in cui ci racconta la sua storia all’inizio ci fa rabbrividire: uno sfogo amarissimo per essere stata fatta oggetto di attenzione da un uomo «per niente attraente», con un passato da nerd, arrivato a posizioni lavorative di spicco e con la «voglia di riscattarsi» sentimentalmente. Per lei è come sentirsi sminuita: «Ma perché — si chiede — caro ex-nerd, dovrei essere io ad insegnarti la geografia femminile e a regalarti i piaceri che ne derivano? Perché ti fai avanti adesso? Forse perché sai che a questa età abbiamo abbassato l’asticella e prendiamo quello che viene?». Eccola qui la debolezza, il retropensiero, il tarlo che toglie ogni serenità: sentirsi uno scarto, buono solo per altri scarti. Dall’altra parte emerge la figura di un uomo che ha finalmente preso la propria vita in mano, decidendo di uscire dal guscio: sceglie lei, le fa un regalo, si dichiara in una lettera scritta a mano, riceve un netto (e, immaginiamo, sdegnato) rifiuto. Malgrado ciò, lei decide che possono frequentarsi, evitando le cene
tête-à-tête, ma condividendo praticamente tutto. Lui accetta quella che, possiamo pensare, gli suona come una sfida e lo fa con garbo ed eleganza. Si scopre che, malgrado non guidi la macchina (annota lei) e trovi sexy la Montalcini, è un conversatore abile e eclettico, una persona gradevole: «Mi piace la sua testa, piacerebbe a molte donne — ammette alla fine lei — ma non ci andrò a letto» torna a decretare. E noi ci chiediamo quanto male ci fa, alle volte, non spegnere il cervello. Operazione che in questo caso servirebbe a percepire (e forse amare) l’incredibile coraggio di quest’uomo che è sfuggito alle sue paure più profonde. E che potrebbe aiutare questa donna a abbandonare le proprie.