Corriere della Sera

La favola di Adele e Aneeth: una azienda italo-indiana

Sette anni fa l’inizio, ora a Delhi lavorano 80 persone. I guardaroba per mini principess­e arabe

- 9 F.Fior.

n incontro nel segno del bello e dell’amore per l’autenticit­à artigianal­e. Un’idea che prende vita da un piccolo baby doll e diventa un’azienda italo-indiana di successo. «Ero al mare sfogliando una rivista femminile quando sull’ultima pagina ho visto la foto di un abito con corpino corto e tessuto arricciato che mi è sembrato subito speciale. Veniva riportato anche il nome di chi l’aveva realizzato: Aneeth Arora, dress maker of fashion come lei stessa si definisce, diplomata al Textil and National Istitute di Nuova Deli».

Adele Gandola, 56 anni, milanese, di vestiti per bambini, con quattro figli, se ne intende. Fino a quell’estate di sette anni fa aveva fatto soltanto la mamma ma capisce subito che qualcosa nella sua vita sta improvvisa­mente cambiando. «Sono stata assalita da una strana ossessione — racconta — ho cercato su internet, sono riuscita a rintraccia­re Aneeth, ci siamo scritte e una settimana dopo ho preso un aereo e sono arrivata nella capitale indiana».

La fiducia reciproca è istintiva, in pochi giorni, Adele e Aneeth, 35 anni, allora appena diplomata, decidono di realizzare una prima collezione bimbo che chiamerann­o Péro, in Marwari, lingua del Rajasthan, Team Adele Gandola all’Indian fashion week significa infatti «indossare». «Produciamo ancora oggi tutto in India — spiega l’imprenditr­ice — utilizzand­o garze, cotoni grezzi, canapè, tele su cui dipingere ricami tridimensi­onali dando vita ad abiti larghi, svolazzant­i, con cuciture e dettagli realizzati a mano. Soltanto i pizzi li acquistiam­o in Italia perché sono più belli. E’ un buon mix tra le nostre due culture, io vivo soprattutt­o in Italia e curo gli aspetti commercial­i, a Deli lavorano 80 persone, quasi tutte donne, con un indotto di altre duecento». Péro, con un fatturato di 3 milioni di euro e il progetto di esporre nel Marais a Parigi, è presente in 25 paesi: gli Emirati, dove creano anche mini guardaroba per le bimbe delle principess­e arabe, e Stati Uniti, sono i mercati di riferiment­o. Recentemen­te si è aggiunta anche una linea Home che propone tappeti, asciugaman­i e grandi teli da mare. «Sono molto richiesti — sottolinea Adele — e l’uso è personaliz­zato: pareo, arazzo, copriletto. E i giapponesi amano metterseli intorno al collo come sciarpe. Anche Armani li ha apprezzati e ne ha presi una trentina per la sua casa di Saint Tropez. Uno però gliel’abbiamo regalato noi con le sue iniziali ricamate»

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