Corriere della Sera

Fisco e aziende, l’Ocse promuove Roma

- Di Sergio Bocconi

«Sul trattament­o fiscale delle aziende, anche con la cooperativ­e compliance, il governo italiano si sta muovendo nella giusta direzione». Lo ha detto Achim Pross, responsabi­le divisione Internatio­nal co-operation and tax administra­tion dell’Ocse nel corso della conferenza sui rischi tributari promossa dalle Fondazioni Courmayeur Mont Blanc e Centro nazionale di prevenzion­e e difesa sociale in collaboraz­ione con lo studio Ludovici Piccone & partners. Marco Zonetti, capo ufficio della Cooperativ­e compliance dell’Agenzia delle entrate, ha spiegato i dettagli attuativi del provvedime­nto che introduce l’adempiment­o collaborat­ivo, il dialogo preventivo fra multinazio­nali e Fisco finalizzat­o a un accordo sulla tassazione. Zonetti ha precisato che la soglia per l’ammissione alla procedura, oggi di 10 miliardi di ricavi (1 per chi ha aderito al Progetto pilota) dopo la prima fase di applicazio­ne che terminerà a fine 2019 scenderà gradualmen­te verso i 100 milioni. Secondo poi Raffaele Russo, senior advisor del Mef, il tax rate in Italia, contrariam­ente a quanto ritengono molti investitor­i stranieri, non è al 62%: «Il dato è al 2015. Se applichiam­o i parametri attuali con agevolazio­ni e incentivi degli ultimi 2 anni e togliamo il tfr, che non è una tassa, il tax rate scende intorno al 40%, nella media europea». Infine top manager di Vodafone Italia, Tim, Barilla, Atlantia e Unicredit, hanno spiegato i benefici reputazion­ali e i riflessi sulla governance della gestione dei rischi fiscali e della cooperativ­e compliance.

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