Corriere della Sera

Elogio autentico della bruttezza

Il mastino Martha e gli altri Sono vecchi, malati e spelacchia­ti ma per loro proviamo qualcosa che non sentiamo per i nostri simili

- di Michela Mantovan

La bruttezza normalment­e genera crudeltà, almeno tra gli umani. I cani sono più avanti e ogni anno premiano il più brutto: l’ultimo scettro a Martha, mastino napoletano (foto).

Lingue violacee, bocche sdentate e bavose, pupille vitree, orecchie giganti, spine dorsali piegate a 90 gradi, zampe artritiche e creste spelacchia­te, la World’s ugliest dog competitio­n di Petaluma, Sonoma county, è fatta di questo. La corona di cane più brutto del mondo vale 1.500 dollari e un viaggio a New York. Quest’anno l’ha vinta Martha, mastino napoletano destinato alla cecità a causa delle pieghe di pelle che le coprono tuttora il muso: Shirley Zindler, la sua proprietar­ia, l’ha salvata facendola operare. Ha strappato lo scettro al mostruoso Swee Pee Rambo, campione 2016, e battuto altri 13 bruttissim­i anatroccol­i, molti dei quali sono solo normali chihuahua cinesi crestati e attempati. «È il mio ragazzo sexy», ha detto Vicky Adler, di Davis, in California, parlando di Zoomer, il suo cinese crestato di 8 anni (a Petaluma vincono a mani basse, ricordatel­o). È solo uno dei tanti commenti di questi amorevoli padroni, che in molti casi hanno salvato i loro orribili animali dalla malattia, ne sopportano la vecchiezza, ne apprezzano e coltivano l’inguardabi­lità. Si dice «brutto come la morte», no? Questo è il caso di scuola in cui invece c’è qualcuno che riesce a essere brutto come l’amore. Evviva. Però c’è un però.

La bruttezza normalment­e genera crudeltà, purtroppo quasi mai indifferen­za, almeno quando riguarda noi umani. Ne sa qualcosa Lizzie Velasquez, eletta suo malgrado donna più brutta del mondo. Non ha partecipat­o a un concorso, è stato il mondo, il nostro mondo, a inseguirla con questo scettro in mano. Lei, vittima di una rara sindrome, prima ha pianto moltissimo. Poi è diventata una scrittrice e una speaker motivazion­ale e quello scettro l’ha impugnato davanti ai nostri volti, ne ha fatto una lapide sotto la quale dormono alcuni dei nostri cuori di pietra. Il concorso di Petaluma e altri simili sono piccoli passi avanti nei rapporti umanitàcan­inità. Chissà quando faremo quello grande di passo, riuscendo ad amare i bruttoni. Ma quelli che ci somigliano.

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 ?? (Afp) ?? Esibizione Qui sopra Chase, un esemplare di cinese crestato Sotto, altri due esemplari della stessa razza: Rascal (a sinistra) e Josie
(Afp) Esibizione Qui sopra Chase, un esemplare di cinese crestato Sotto, altri due esemplari della stessa razza: Rascal (a sinistra) e Josie
 ?? (Afp) ?? In gara Nella foto grande, in alto, il mastino napoletano Martha, vincitore del concorso per il cane più brutto del mondo. Qui sopra, il meticcio Icky. A sinistra, il griffone belga Moe. Sotto, il cinese crestato Jake
(Afp) In gara Nella foto grande, in alto, il mastino napoletano Martha, vincitore del concorso per il cane più brutto del mondo. Qui sopra, il meticcio Icky. A sinistra, il griffone belga Moe. Sotto, il cinese crestato Jake
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