Corriere della Sera

Il Qatar respinge l’ultimatum posto dai sauditi

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Il Qatar respinge l’ultimatum lanciato dall’Arabia Saudita e dai suoi alleati per rimuovere le dure sanzioni imposte al Paese accusato di finanziare il terrorismo. La secca risposta è arrivata ieri da Saif bin Ahmed Al-Thani, capo dell’ufficio stampa del governo di Doha. «Era stato il Dipartimen­to di Stato americano — ha detto — a chiedere che le richieste fossero “realistich­e”. Questa lista non soddisfa quel criterio». A essere rifiutati tout court sono i 13 punti, elaborati da Riad insieme a Egitto, Bahrein ed Emirati Arabi Uniti, per evitare un embargo che partirà tra nove giorni. «Tutto questo non ha nulla a che fare con la guerra al terrorismo — ha detto il portavoce — Vogliono solo violare la sovranità del Qatar». Tra le richieste, la limitazion­e delle relazioni con Teheran; la chiusura della base turca nel piccolo Paese del Golfo (inaugurata lo scorso anno); lo stop alla cooperazio­ne militare con Ankara; la fine dei rapporti con Hezbollah e con i Fratelli musulmani; la chiusura dell’emittente Al Jazeera. Non è quindi riuscita al momento la mediazione dell’emiro del Kuwait Sheikh Sabah Al Ahmad Al-Jaber Al Sabah a cui l’alleanza dei Paesi arabi aveva dato mandato.

Ad accrescere le tensioni nella regione: lo sventato attentato alla Grande Moschea della Mecca. Secondo le autorità di Riad, venerdì notte un kamikaze si è fatto saltare in aria dopo una sparatoria all’interno di un edificio di tre piani non lontano dal luogo più sacro per i musulmani, che si apprestano a celebrare la fine del Ramadan. Né Al Qaeda né l’Isis hanno rivendicat­o il fallito attacco terroristi­co.

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