Dai climatizzatori alla doccia, così la casa smart è anticaldo
Prese comandate con la voce e soffioni per il bagno intelligenti ci aiutano anche a controllare i consumi
L’asfalto sembra sciogliersi e l’afa ha assunto una consistenza quasi palpabile. Fuori non si respira, le quattro mura domestiche diventano l’unica speranza di refrigerio. E la tecnologia può diventare un’alleata contro il caldo record di questi giorni: se la casa è intelligente
e connessa a Internet — la cosiddetta smart home — condizionatori, deumidificatori, ma anche porte e finestre dotate di appositi sensori si possono programmare e gestire in remoto con smartphone e tablet per (provare a) creare un clima più sopportabile.
Si è già fatto incuriosire il 26 per cento degli italiani, che secondo l’Osservatorio Internet of things del Politecnico di Milano ha un oggetto collegato alla Rete nella propria abitazione. Ne beneficiano anche i consumi: più intelligente è la casa, meno sorprese dovrebbero arrivare in bolletta.
La presa smart di Tp-Link, ad esempio, consente di visualizzare con l’apposita applicazione i consumi dell’elettrodomestico cui è attaccata (e cui fa da tramite con la parete, ovviamente). Si pensi ai climatizzatori portatili, all’importanza di monitorarne lo sforzo energetico e alla comodità di programmarne accensione e spegnimento. Anche a distanza o con un comando vocale.
Altro tasto dolente, sempre a causa del caldo eccessivo, è quello del consumo d’acqua: presentato all’ultimo Ces di Las Vegas da una startup francese, il soffione Hydrao è equipaggiato da led in grado di avvisarci con diversi colori su quanta acqua stiamo usando e se è troppa.
Anche in questo caso si può gestire dallo schermo del telefonino, cui si connette via Bluetooth: via app si possono impostare gli avvisi e caricare diversi profili per ciascuno dei membri della famiglia da edu- care a un uso più consapevole.
Il futuro, tutto italiano fra l’altro, non consiste solo nella gestione di oggetti e servizi interni agli appartamenti, che con i cubotti come Amazon Echo avverrà soprattutto attraverso i comandi vocali, ma nella previsione di comportamenti futuri. La piattaforma E4Sight della startup nostrana Nectaware utilizza un algoritmo e l’intelligenza artificiale per prevedere i consumi di energia basandosi su una serie di dati, comprese le nostre esternazioni sui social network. Nei prossimi mesi ne potremo apprezzare il funzionamento tramite le applicazioni degli operatori di mercato. Sarà in grado di analizzare il dispendio energetico e imparare a caprine le evoluzioni successive.
I serramenti Porte e finestre si possono programmare e gestire in remoto con smartphone e tablet