Gianfranco Beltrami
Specialista in Medicina dello sport, vicepresidente nazionale Federazione medico sportiva italiana l tennis è uno degli sport più popolari, apprezzato da grandi e piccoli. Secondo uno studio pubblicato sul British Journal of Sport Medicine è addirittura lo sport che più allunga la vita, seguito dal nuoto, dall’aerobica e dal ciclismo.
Quali sono i principali benefici del tennis?
«Trattandosi di uno sport aerobico-anaerobico alternato offre benefici a tutto tondo. Da una parte migliora le prestazioni cardiorespiratorie, dall’altra tonifica e irrobustisce i principali gruppi muscolari. Sviluppa inoltre la coordinazione e la capacità di concentrazione e migliora la precisione e la velocità dei movimenti. Dal punto di vista psicologico è molto educativo, soprattutto per i bambini: insegna a gestire la tensione e a risolvere i problemi da soli, essendo uno sport in cui per battere l’avversario, occorre molta tattica, oltre a una buona tecnica. Non solo, abbinato a una dieta corretta, può aiutare a dimagrire» spiega Gianfranco Beltrami, specialista in medicina dello sport e vicepresidente nazionale della Federazione medico sportiva italiana.
Ma è vero che è uno sport asimmetrico?
«Un agonismo precoce potrebbe in effetti favorire un maggiore sviluppo di una parte del corpo, cosa che però oggi è possibile evitare con una preparazione atletica completa. Quando si inizia a giocare a tennis da bambini si raccomanda sempre una ginnastica compensatoria per limitare lo sviluppo di squilibri nel sistema muscoloscheletrico. A questo scopo si possono proporre esercizi per migliorare il trofismo del lato opposto del braccio dominante; lanci bilaterali, a due mani e con l’impiego di torsioni verso entrambi i lati o suggerire la pratica in parallelo di uno sport “simmetrico” come il nuoto o il judo. Comunque per chi gioca a tennis una o due ore a settimana, oggi il rischio di uno sviluppo asimmetrico è pressoché assente, grazie all’uso di racchette molto più leggere rispetto al passato e all’esecuzione del rovescio a due mani».
Serve qualche precauzione?
«Il tennis è uno sport impegnativo per l’apparato cardiorespiratorio e quello muscoloscheletrico, quindi prima di scendere in campo è sempre fondamentale una visita specialistica dal medico dello sport. Se non si è già allenati, bisogna inoltre procedere per gradi, pena un maggior rischio di infortuni. Un buon allenamento non può prescindere da un adeguato avviamento motorio con un’attività generale, per esempio la corsa, e una specifica, dove invece sono coinvolti in maniera mirata i muscoli più sollecitati durante il gioco. A fine allenamento è poi sempre utile chiudere con una sequenza di esercizi di stretching per tutti i gruppi muscolari. Per ridurre il rischio di traumi è importante anche scegliere bene l’attrezzatura».
Quali inconvenienti si possono incontrare, se non ci si allena in modo corretto?
«Il più noto è sicuramente il gomito del tennista o, in termini tecnici, epicondilite omerale, un’infiammazione dei tendini estensori delle dita e del polso a livello della sporgenza ossea del gomito (epicondilo), legata ai movimenti ripetitivi dei muscoli epicondiloidei di avambraccio, mano e dita, che possono determinare una serie di microtraumi con conseguenti processi infiammatori a carico dei relativi tendini. I cambi di direzioni improvvisi, i salti e gli stop possono, invece, mettere a dura prova ginocchia e caviglie, mentre se non si eseguono bene i gesti sportivi si può andare incontro anche a problemi alla schiena». articolare, addominali gambe, spalle braccia riscaldamento, se si vuole dimagrire. Migliora la coordinazione
capacità di muoversi nello spazio un paio di volte a settimana per circa un’ora. ginnastica compensatoria, stretching per tutti i gruppi muscolari Fa bene all’umore Insegna la padronanza di sé, salto, affondi Migliora la capacità respiratoria, concentrazione Fa bene all’apparato cardiocircolatorio, esercizi per la mobilità