Restituzioni (e rimborsi), ecco i conti del Movimento
Ci sono anche consiglieri regionali che hanno chiesto e ottenuto le donazioni versate per la kermesse M5S
A Roma Il segretario di Mns Gianni Alemanno, 59 anni, con il coordinatore Giuseppe Scopelliti, 50, e il presidente Francesco Storace, 58, alla convention del Movimento
Da una parte il versamento a titolo di partecipazione alla kermesse Italia 5 Stelle, dall’altra la restituzione a titolo di rimborso a carico del Movimento. È una delle curiosità che emerge dalla pubblicazione dei rendiconti dei consiglieri regionali, da poco pubblicata sul blog di Beppe Grillo, dopo un lavoro di sei mesi. Il portale si chiama Tirendiconto.it. Di ogni eletto Cinque Stelle nelle Regioni si può verificare quanto ha restituito della retribuzione e quanto si è fatto rimborsare: telefonate, uso garage, taxi, affitto sedi. Ed evidentemente anche quote di Italia 5 Stelle, che raduna la dirigenza del Movimento insieme ai propri simpatizzanti. Anche i consiglieri regionali del M5S hanno potuto contribuire con quote personali. Ecco allora: in Basilicata, nell’agosto 2016, risulta per esempio registrato il rimborso di quelle quote: 500 euro a Gianni Perrino, e a settembre di 600 euro a Gianni Leggieri. In Umbria, tra settembre e ottobre 2015, Maria Grazia Carbonari ha invece segnalato un rimborso di 1.000 euro per Italia 5 Stelle, così come, il mese dopo, il collega Andrea Liberati.
Sul portale dei pentastellati è soprattutto possibile fare il punto anche su quanto i consiglieri hanno restituito della loro La festa Beppe Grillo a Italia 5 Stelle 2016 a Palerno (Imagoeconomica) retribuzione pubblica. In generale, ogni eletto ha infatti diritto a remunerazioni fino a 11 mila euro mensili, ma, in base alle regole del Movimento, ammonta a 5 mila euro lordi ciò che ciascuno può tener per sé, al netto delle imposte. Il resto va versato in un fondo per il sostegno delle pmi. A oggi, tutti i consiglieri di tutte le Regioni hanno restituito circa 11 milioni. Prima classificata risulta la Sicilia con 3,3 milioni, seguono il Lazio con 1,35 milioni e la Lombardia con 1,33 milioni. In fondo si piazzano il TrentinoAlto Adige con 133 mila euro e l’Umbria con 43 mila. Dati da soppesare, però, tenendo conto del numero di consiglieri e della durata del mandato. In Campania, per esempio, Valeria Ciarambino ha restituito nel tempo 64.700 euro; Stefano Buffagni in Lombardia è arrivato a 136 mila, Giampietro Maccabiani a 184 mila ed Eugenio Casalino a 210 mila; nel Lazio, Silvia Blasi ha reso 185 mila e Gianluca Perilli 216 mila. In Sicilia non è messo in chiaro il totale restituito diviso per consigliere. Tuttavia, c’è chi rinuncia alle indennità di funzione e qualcuno, come Gianina Ciancio e Giampiero Trizzino, addirittura a ogni rimborso.