Corriere della Sera

Trump: l’Occidente va difeso

Il presidente Usa sbarca in Europa. E parla alla folla a Varsavia: «La questione è se la nostra civiltà ha la volontà di sopravvive­re»

- di Giuseppe Sarcina Mazza con un’analisi di Danilo Taino

In piazza a Varsavia il presidente americano Trump pone questioni epocali: «L’Occidente ha la volontà di sopravvive­re? Abbiamo fiducia nei nostri valori al punto da essere pronti a difenderli a ogni costo?». Poi il messaggio alla Russia: «La esortiamo a unirsi alla comunità delle nazioni responsabi­li nella battaglia contro i comuni nemici e in difesa della nostra stessa civiltà».

WASHINGTON Una domanda epocale: «La questione fondamenta­le del nostro tempo è se l’Occidente ha la volontà di sopravvive­re. Abbiamo fiducia nei nostri valori al punto da essere pronti a difenderli a ogni costo?». Un messaggio secco alla Russia: «Noi la esortiamo a interrompe­re le azioni destabiliz­zanti in Ucraina e altrove, a non appoggiare regimi ostili, compresi Siria e Iran, e a unirsi, invece, alla comunità delle nazioni responsabi­li nella battaglia contro i comuni nemici e in difesa della nostra stessa civiltà».

Sul podio schermato dal cristallo di piazza Krasinski a Varsavia, davanti a una folla simpatizza­nte, Donald Trump ha pronunciat­o un discorso dove si intreccian­o le analisi geostrateg­iche dei suoi generali (pericolo Russia) e la visione millenaris­tica del consiglier­e Steve Bannon: «Gravi minaccordo ce» mettono in gioco la sopravvive­nza dell’Occidente.

Ma poco prima si è visto un altro Trump, solo con se stesso, nella conferenza stampa con il presidente Andrzey Duda. Sono bastate poche battute con i reporter per deragliare dallo schema preparato dal consiglier­e per la sicurezza nazionale Herbert Raymond McMaster, in coordiname­nto con il segretario alla Difesa James Mattis e con il segretario di Stato Rex Tillerson. Chiede una giornalist­a: «Mosca ha interferit­o nella campagna elettorale americana?» Il presidente risponde così: «Hanno interferit­o i russi e forse anche altri Paesi. E’ vero abbiamo 17 agenzie di intelligen­ce, ma chi sa veramente che cosa è successo? Ri- ancora quello che accadde prima della guerra in Iraq. Tutti erano certi che ci fossero le armi di distruzion­e di massa e poi non si trovò nulla».

Nel pomeriggio americano commentato­ri e parlamenta­ri, anche del partito repubblica­no, passano da una tv all’altra, chiedendos­i quale Trump si presenterà oggi all’incontro con Vladimir Putin. Quello di piazza Krasinski? Il presidente che richiama gli alleati occidental­i alla difesa comune, che conferma l’impegno sull’arti- colo 5 della Nato, il mutuo soccorso in caso di aggression­e? Oppure il leader ammiccante visto il 10 maggio scorso, quando incontrò a Washington il ministro degli Esteri Sergei Lavrov?

La Casa Bianca ha scelto la Polonia come piattaform­a ideale per correggere l’eccesso di pragmatism­o mostrato nel primo viaggio europeo. Certo il presidente americano è tornato a insistere sulla «giusta ripartizio­ne» delle spese militari tra Usa e alleati. Ha messo la Polonia sul piedistall­o: è in regola con gli accordi Nato, un modello per tutti gli altri. C’è continuità «tra l’eroismo» dei padri e la determinaz­ione dei figli: due generazion­i che si sono battute e si battono per proteggere il mondo libero. «Perché non è solo una questione di numeri. La nostra lotta per l’Occidente non comincia sul campo di battaglia, ma nelle nostre menti, nelle nostre volontà e nelle nostre anime». Questo, hanno raccomanda­to i consiglier­i della Casa Bianca, «è il cuore dello speech».

Ma ora arriva la prova più difficile: il confronto con Putin. Il portavoce del presidente russo, Dmtri Peskov, prepara il terreno: «Noi non siamo destabiliz­zanti. Ma i due leader finalmente avranno occasione di capire il vero approccio di ciascuno nelle relazioni bilaterali».

Esortiamo la Russia a interrompe­re le azioni destabiliz­zanti in Ucraina e altrove, e a non appoggiare regimi ostili

La questione fondamenta­le del nostro tempo è se l’Occidente ha la volontà di sopravvive­re

Abbiamo fiducia nei nostri valori al punto di difenderli? Abbiamo abbastanza rispetto per i cittadini da difendere i nostri confini?

 ??  ?? Il presidente Donald Trump, 71 anni, durante il discorso nella piazza Krasinski di Varsavia
Il presidente Donald Trump, 71 anni, durante il discorso nella piazza Krasinski di Varsavia
 ?? (Ap) ?? Piazza Krasinski Il presidente Usa Donald Trump parla davanti al monumento che ricorda la rivolta di Varsavia nel 1944 contro i nazisti
(Ap) Piazza Krasinski Il presidente Usa Donald Trump parla davanti al monumento che ricorda la rivolta di Varsavia nel 1944 contro i nazisti
 ??  ?? Omaggio Ogni presidente Usa dal 1989 ha reso omaggio al monumento nel ghetto di Varsavia. Trump ha mandato Ivanka
Omaggio Ogni presidente Usa dal 1989 ha reso omaggio al monumento nel ghetto di Varsavia. Trump ha mandato Ivanka

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy