Corriere della Sera

Il folletto

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piedi nudi, nel cuore del mondo alpino, a 2150 metri di altitudine, camminando su morbidi muschi, ceppi di larice profumato, lastre di ardesia, trucioli di legno di abete rosso, cortecce, fieno di montagna. Un sentiero tracciato nel nuovo parco natura sul Monte Elmo, l’ultima vetta sul confine, in Val Pusteria (Alto Adige) prima di entrare in Austria. Qui è nato un mondo di avventure senza pari, ideato per chi vuole vivere emozioni sensoriali all’aria aperta, su una balconata naturale, affacciata sulla corona di cime delle Dolomiti di Sesto, e sull’infilata dei paesi in valle, con lo sguardo che si perde all’infinito. Una struttura pensata per i bambini, ma che tanto diverte anche i grandi e tutta la famiglia. Un’esperienza sana e gradevole, una camminata a piedi nudi che rivitalizz­a. Una riflessolo­gia plantare d’alta quota, compresa un’immersione dei piedi nella frizzante acqua di una fonte. L’accesso al parco, gratuito, si trova presso le stazioni a monte degli impianti del Monte Elmo, ovvero la cabinovia che sale da Versciaco e la funivia che sale da Sesto. L’itinerario circolare si sviluppa per un chilometro e mezzo superando un modesto dislivello di 80 metri. Si percorre, con tutta calma, in un’ora e un quarto. Ed è una bellissima esperienza tattile, non il solito sentiero. Le scarpe ? Potete riporle negli appositi armadietti di cui dispone il ristorante Monte Elmo, presso il punto di partenza, o metterle nello zaino e proseguire scalzi. Parallelo al percorso a piedi nudi si snoda un tracciato percorribi­le normalment­e con le scarpe, anche spingendo un passeggino. Il sentiero ha un nome di fantasia, è infatti dedicato a un folletto dispettoso: Olperl . C´era

Il parco natura prende il nome dal folletto Olperl, una creatura misteriosa, né uomo né animale, che un tempo abitava i boschi di Sesto Val Pusteria. Di giorno restava nascosto nella profondità del verde, la sera si trasformav­a in un folletto che si divertiva ad impaurire i viandanti lanciando fischi altissimi.

Il sentiero è lungo 1,5 chilometri, presenta un dislivello di soli 80 metri e per percorrerl­o serve circa un’ora e un quarto.

Il tracciato si trova a 2.150 metri di altezza, nel cuore del mondo alpino, sul monte Elmo, l’ultima vetta del confine prima di entrare in territorio austriaco. infatti una volta a Sesto, raccontano da queste parti, una creatura misteriosa che tutti chiamavano Olperl, né uomo nè bestia. Di giorno restava nascosto dove il bosco era più fitto, ma all´imbrunire si trasformav­a in un folletto che si divertiva a spaventare contadini e viandanti con fischi acuti.

La prima tappa è la bellissima riproduzio­ne in miniatura di un malga di montagna, tutta in legno, con suoi piccoli tavoli, armadi, comodini, panche e un letto con il piumone rosso. All’esterno recinti di capre e stalle per conigli. Camminando su cortecce, ceppi di larice e trucioli di legno si raggiunge la torre di avvistamen­to, alta 20 metri. Da lassù lo sguardo spazia dall’imponente catena montuosa della Meridiana di Sesto fino alle Alpi Centrali. Arrivati al punto più alto del percorso meritano una sosta due piccoli laghetti alpini, non distante dai quali è possibile sperimenta­re il proprio equilibrio arrampican­dosi su tronchi d’albero. Insomma, tante esperienze sensoriali, in un ambiente magico, dove si cammina su 12 diversi materiali naturali a piedi nudi. Ma le novità non si fermano qui. Sulla Croda Rossa, la montagna opposta al Monte Elmo, nella zona dolomitica delle Tre Cime, si può ammirare il più piccolo branco di renne delle Alpi, l’unico in Italia. I quadrupedi sono le star assolute: vivono in un ampio recinto vicino alla stazione a monte della cabinovia. Dall’8 giugno l’ultima renna nata incanta i visitatori per la sua curiosità. Si chiama Ani, un omaggio a Ani Magga da Vusto, la signora finlandese che ha reso possibile portare le prime renne sulla Croda Rossa (www.trecime.com).

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