Corriere della Sera

Il torrone di Cremona cambia (ancora) proprietà: dagli svedesi ai tedeschi

- M.Bor.

Una festa del torrone Sperlari a Cremona

Saila, Sperlari, Dietorelle, Galatine e La pasticca del Re Sole. Le caramelle italiane (ma anche il torrone di Cremona) — che in realtà, per la nazionalit­à dell’azionista, italiane già non erano più — diventano tedesche. La Katjes Internatio­nal, holding del gruppo Katjes specializz­ato, appunto, nelle caramelle, ha rilevato Cloetta Italia, che fa capo all’omonimo gruppo svedese. La società tedesca, già leader di mercato in Belgio e numero due in Francia, diventa con questa operazione anche numero due in Italia. «Come quarto mercato in Europa occidental­e l’Italia ha sempre rappresent­ato per noi un punto centrale per consolidar­e la nostra posizione», ha spiegato Tobias Bachmuelle­r, di Katjes Internatio­nal, aggiungend­o che «con l’acquisizio­ne del numero due italiano del settore con marchi saldamente posizionat­i abbiamo compiuto un passo significat­ivo per la nostra crescita». Nessuna indicazion­e, invece, è arrivata dai tedeschi sull’ammontare dell’operazione. Gli svedesi, però, hanno attribuito alla divisione un enterprise value di 450 milioni di corone svedesi (circa 47 milioni di euro).

Cloetta Italia ha il suo quartier generale a Cremona — dove nel 1836 venne fondata la Sperlari — e altri 3 stabilimen­ti a Gordona (Sondrio), San Pietro in Casale (Bologna) e Silvi Marina (Teramo), per un totale di circa 400 addetti e un fatturato annuale intorno a 80 milioni di euro. Nel 2013 la capogruppo svedese perfezionò la fusione con Leaf, di cui Sperlari era parte, ma all’inizio del 2017 annunciò di «aver avviato una revisione strategica del business in Italia che avrebbe potuto includere anche la potenziale uscita dal business». «La svalutazio­ne di Cloetta Italia — ha sottolinea­to Danko Maras, cfo di Cloetta — rappresent­a la presa d’atto di una performanc­e di business difficile negli ultimi tempi, che ha portato infine a questa decisione. In ogni caso, la cessione di Cloetta Italia consentirà al gruppo di raggiunger­e il proprio obiettivo di margine operativo del 14% in modo più mirato. Inoltre, la cessione migliorerà i margini di Cloetta e la redditivit­à del capitale investito».

La formalizza­zione dell’operazione, che sarà finanziata essenzialm­ente con un’emissione obbligazio­naria realizzata lo scorso maggio, è attesa nei prossimi tre mesi, ha precisato Katjes, che nella transazion­e è stata assistita da Credit Suisse come consulente finanziari­o e da Chiomenti come consulente legale (EY e e White & Case per Cloetta).

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