Scontro tra Fazio e il Pd Anzaldi. Orfeo difende il contratto
L’apertura di un fascicolo sul contratto di Fabio Fazio alla Corte dei Conti «è un atto dovuto che darà alla Rai l’opportunità di chiarire tutto».
Il direttore generale della tv pubblica, Mario Orfeo, parlando ieri con i suoi collaboratori ha ribadito «la massima trasparenza e correttezza dell’azienda» nella gestione del contratto Fazio, contestato da molti. Ed ecco il riepilogo delle cifre secondo la direzione generale: 2.2 milioni annui per quattro anni, cioè 450 mila euro a puntata, la metà del costo di una prima serata di intrattenimento e meno della metà di una serata fiction con ricavi di 615 mila euro a puntata. Dunque la Rai conta, entro dicembre, di ricavare dal prodotto di Fazio su Rai1 8 milioni di euro, quasi quanto il contratto quadriennale.
Per Orfeo, Fazio passa da 100 a 128 ore di trasmissione ogni anno con una riduzione del valore unitario del 13% quindi più della policy aziendale che prevede il 10% di taglio dei compensi. Pier Silvio Berlusconi ha confermato solo un contatto ma ha smentito qualsiasi trattativa con il conduttore. Per Orfeo le sue frasi «fanno pensare a La volpe e l’uva…» e circa la definizione di una «Rai ibrida che ruba il mercato» il dg afferma che «la tv pubblica invece apre e sviluppa il mercato intervenendo su linguaggi, contenuti e investimenti». Una battuta su Giletti: Saluto Fabio Fazio (52 anni, a sinistra) e il dg della Rai Mario Orfeo (51) «Sembra che Mediaset non lo voglia, Massimo lo vogliamo solo noi…».
Ieri Michele Anzaldi, segretario Pd della Vigilanza Rai, ha inviato alla Corte dei Conti un’integrazione al suo esposto del 24 giugno citando Pier Silvio Berlusconi. Fabio Fazio, in un gioco di tweet, ieri ha ringraziato proprio Anzaldi per una dichiarazione («ma può un professionista come Fazio sopportare tutto questo?») svelando poi che era la reazione dello stesso Anzaldi, nel 2013, a un attacco proprio a Fazio di Renato Brunetta di Forza Italia. Nel tweet, Fazio riporta altre frasi del 2013 ringraziando ironicamente Anzaldi: «Penso che qualcuno stia perseguendo scientificamente un esito del genere — sono le parole di Anzaldi citate da Fazio —, per togliere all’azienda pubblica uno dei suoi programmi di maggior successo, una garanzia anche di pluralismo e di qualità… Il punto è che non bisogna concentrarsi sul contratto, ma parlare alla fine, a bilancio, vedere se e quanto si sfora e il valore aggiunto che ne viene per viale Mazzini...».