Corriere della Sera

La corsa più dura per Claudia Cade a 90 all’ora e lotta per la vita

Paura per Cretti che al Giro Rosa in discesa sbatte contro il guard rail

- Roberto Amaglio Donatella Tiraboschi

«L’ho vista davanti alla nostra ammiraglia, ha preso una o due borracce, sbilancian­dosi verso sinistra. Ma in quel momento la strada si faceva in discesa, una doppia corsia velocissim­a verso Benevento, giù in picchiata, a 80-90 chilometri all’ora. Claudia prima ha graffiato sull’asfalto e poi è finita contro il guard rail,mentre da dietro stava sopraggiun­gendo un’altra ammiraglia che credo sia andata a sbattere. Per fortuna l’ha evitata per un soffio». Ha ancora il batticuore Giovanni Fidanza mentre racconta la terribile caduta di Claudia Cretti, al 60° chilometro della settima tappa del Giro Rosa (Isernia- Baronissi di 142 km). In otto anni da profession­ista e in 17 come allenatore, ora nel team dell’Astana Women al seguito del Giro Rosa, il ciclista bergamasco di incidenti ne ha visti tanti, ma questo, ammette, «è stato terribile».

Lo dice come allenatore ma anche come padre di una ragazza, Arianna, che ha scelto la bici per profession­e. Come Claudia Cretti, la ventunenne bergamasca di Costa Volpino che, al seguito del Giro d’Italia, in forza al team ValcarPmb, si trova ricoverata all’ospedale di Benevento. Qui sta correndo la sua tappa più difficile. Condizioni gravissime, prognosi riservata e possibili danni cerebrali.

Al flash che ha raggelato il sangue nella Corsa Rosa, doveva seguire in serata il primo bollettino medico ufficiale, ma alle 22 di ieri sera Claudia era ancora in sala operatoria. Nessuno ha voglia di parlare, non papà Giuseppe, il suo primo La sorpresa della giornata a Wimbledon arriva dalle donne, con l’eliminazio­ne al secondo turno della favorita al titolo Karolina Pliskova. La ceca, numero 3 del ranking e del seeding, è stata battuta dalla slovacca Magdalena Rybarikova, numero 87 del ranking, con il punteggio di 3-6, 7-5, 6-2. Roger Federer (foto) accede al terzo turno. Il tennista svizzero, terza testa di serie del tabellone, ha battuto il serbo Dusan Lajovic con il punteggio Dramma Claudia Cretti, 21 anni, grave dopo una caduta al Giro rosa

tifoso, non l’entourage della squadra e nemmeno Edoardo Salvoldi, il cittì della squadra azzurra dove Claudia è arrivata tre anni fa.

A parlare è la storia personale e sportiva di Claudia. Segni

particolar­i: è una che va veloce. Se ne erano accorti subito, fin da quando aveva sei anni, gli allenatori della Gsc Villongo. Nell’età in cui i bambini sono alle prese con le rotelline, lei già correva nel vento. di 7-6, 6-3, 6-2. Suo prossimo avversario sarà il tedesco Mischa Zverev. Tutto facile anche per Novak Djokovic. Il campione serbo, testa di serie numero 2 e quarto classifica­to del ranking, ha superato con il punteggio di 62, 6-2, 6-1 il ceco Adam Pavlasek. Domani Djokovic troverà Ernest Gulbis per l’approdo agli ottavi. Il redivivo lettone, alla seconda vittoria consecutiv­a dopo più di un anno, ha superato in poco meno di tre ore l’argentino Così sono arrivati i primi successi nelle categorie giovanili: due titoli italiani consecutiv­i su strada (nel 2010 da esordiente e nel 2011 da allieva), due maglie tricolore juniores in pista, un titolo continenta­le, un bronzo nello Scratch e un argento iridato nell’inseguimen­to a squadre juniores. Due anni fa il passaggio tra le Elite con la maglia Inpa Bianchi Giusfredi e con quello un altro traguardo tagliato; la maturità, ottenuta a pieni voti, al Liceo Classico Decio Celeri di Lovere.

Accarezza l’idea di iscriversi a medicina, ma è una facoltà forse troppo impegnativ­a per poter continuare a correre nel Ventuno anni, la bergamasca è stata operata all’ospedale di Benevento

Intervento

vento. Pane, bici e libri. La soluzione è il corso di lingue moderne per gli sportivi a Trento. Dallo scorso inverno il ritorno alla Valcar-Pbm di Bottanuco, team orobico, e con la maglia blu fucsia sulle spalle sono arrivate le prime soddisfazi­oni tra le elite: prima a Caviano, nell’ultima tappa del Giro della Campania. E solo quattro giorni fa, ottava a Occhiobell­o, nella quarta tappa del Giro Rosa.

Ha talento, sia in pista che su strada. Anche stavolta non mancherà di sfoderarlo.

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