E alla marcia arriva il sindaco Bill de Blasio
Bill de Blasio, sindaco di New York, è l’ospite pregiato della manifestazione per la difesa dei diritti umani oggi ad Amburgo. Ha accettato l’invito degli organizzatori, tra i quali Gesine Schwan, socialdemocratica, due volte candidata alla presidenza della Repubblica federale. «Noi non siamo contro il G20, ma chiederemo a ogni leader mondiale, compreso Donald Trump, di rispettare la carta Onu dei diritti umani», ha scritto Schwan sul New York Times. De Blasio è partito giovedì sera, decidendo all’ultimo: prima ha voluto assicurarsi che i funerali di Miosotis Familia, l’agente ucciso nel Bronx, non si tenessero nel fine settimana. Il palco di Amburgo gli concederà una visibilità molto parziale, in un G20 così affollato. E la piazza, per altro, è monopolizzata dagli attivisti «no global». Tuttavia la mossa di de Blasio suscita curiosità. Lo stesso New York Times scrive che la spedizione tedesca servirà ad accentuare il profilo del sindaco, che da tempo si propone come un’alternativa alla cultura politica del trumpismo. A novembre si vota per le municipali nella Grande Mela, ma molti pensano che de Blasio guardi anche più in là, alle primarie democratiche del 2020. Intanto deve evitare di scivolare sulle spese di viaggio. I biglietti aerei per il primo cittadino e per i due accompagnatori sono stati offerti dai promotori dell’evento. I costi per la scorta di polizia, però, sono rimasti a carico delle casse comunali.