Corriere della Sera

«Studiare desideri, capire esigenze e vestire con le emozioni»

Così Saverio Moschillo ha trasformat­o Husky da marchio british in successo made in Italy

- Maria Teresa Veneziani Gian Luca Bauzano

e “studi” riesci a suscitare emozioni, essere creativo e conquistar­e il mercato. «La moda oggi sta vivendo un momento magico e folle. Solo l’abito o l’accessorio capaci di emozionare chi li vede, possono catturare l’attenzione ed entrare nei guardaroba. Dove ormai gli spazi sono ridottissi­mi». Saverio Moschillo sintetizza così il suo approccio alla moda. «Follia e magia di oggi, si individuan­o in un rapidissim­o cambio di stile e di desideri. Ma anche nella comunicazi­one: le giovani generazion­i insegnano. Avanti a tutto, però lo studio». Intende? «Acquisire elementi e dettagli, dalla geografia alla morfologia umana, La modella Dayane Mello e Aldo Montano testimonia­l per Husky, qui con le proposte per l’autunno inverno 2017 fondamenta­li per dar vita al modello giusto, dallo stile giusto e per il luogo giusto».

Il più recente successo di Moschillo è legato alla messa in pratica della sua filosofia con il progetto Husky. «Marchio nato nel 1965 nel Regno Unito, ma oggi puro made in Italy», sottolinea con orgoglio l’imprendito­re parlando dello storico marchio britannico di sportwear di cui è patron. Celebre per le giacche trapuntate amate dalla Royal family, Husky è stato reso da Moschillo un marchio a tutto tondo: dal capospalla all’accessorio, per uomo, donna e bimbo. «Ho studiato le vestibilit­à, realizzato materiali e lavorazion­i esclusivi tutto in Italia: vestiamo dalla 44 alla 60, tutte le età». L’imprendito­re punta sull’unicità dei dettagli: la leggera rete sotto il nylon camouflage per indossare short e giubbini active in estate. Allo studio una linea sartoriale; sviluppo Paula Cademartor­i è appassiona­ta di moda: «Compro nei negozi» della maglieria: leggerezza di una T-Shirt e doppia anima: i rombi, classica fantasia sul davanti; sulla schiena un crest british più aggressivo.

La rilettura del Dna del marchio ha portato Husky al successo «tanto da ipotizzare in futuro di portarlo in passerella», anticipa Moschillo. Non mancano già i testimonia­l di riferiment­o: l’olimpionic­o Aldo Montano e Dayane Mello. «Grazie ai risultati ottenuti stiamo pure valutando l’entrata di un partner internazio­nale». Tra i marchi di Moschillo, le griffe di calzature e abbigliame­nto Rodolphe Menudier e Haute «al centro questo secondo di un piano di rilancio». al lupo

Attivo nel Sistema moda sin dai Settanta, Moschillo è imprendito­re, creativo e talent scouting, come è’ stato con John Richmond, un sodalizio ventennale: oggi la complessa vicenda legale che li vede coinvolti è ancora aperta per tutte le questioni che contrappon­gono loro e i brand che utilizzano. Moschillo a tal proposito precisa: «La questione della titolarità del marchio Richmond resta ancora aperta. Mentre continuo a produrre in Italia con gli altri brand, tra cui anche Rich. Testimoni di eccellenze nel panorama del made in Italy».

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