Paula Cademartori: le mie borse? All’inizio dicevano che erano troppo complicate. Felice dell’acquisizione di Diesel, sono più libera
milanese cercando pellettieri che la assecondino nelle sue fantasie: creare giardini con un mix di pelli diverse. «”È troppo complicato”, mi liquidavano. Convinsi uno stampatore a lasciarmi tagliare i petali prima dell’apertura, poi li attaccai uno a uno». È nata così la prima borsa Paula Cademartori che avrebbe anticipato l’exploit degli intarsi. La stilista che ama la moda cita Alessandro Michele, Miuccia Prada, Massimo Giorgetti di Msgm: «Apprezzo chi non ha paura di prendersi dei rischi. E poi adoro andare nei negozi a comprare. Purtroppo non posso indossare gli accessori degli altri brand e allora me li metto e giro in casa». Renzo Rosso rimase colpito dopo averla sentita a un convegno. «Io ammiravo lui e la sua Diesel già quando vivevo in Brasile». L’imprenditore le propone di realizzare una capsule, poi acquisisce la maggioranza del marchio. Che cosa è cambiato? «Sono felice perché era diventato troppo difficile per me conciliare creatività e gestione di una azienda con 15 persone. Fino a 3 milioni di fatturato ce l’ho fatta, ma per crescere hai bisogno di Da sinistra, Amanda Steele con i sandali Paula Cademartori; borsa e boot della collezione autunno inverno 2017