Corriere della Sera

In&out nel segno della leggerezza Gli arredi pronti a ogni intemperie

Mobili da esterni scomponibi­li, compatti e con trame traforate. Anche i divani sono «pesi piuma»

- Silvia Nani

Intercambi­abili, come si addice a una casa senza più barriere (d’uso e a volte anche reali) tra le varie stanze: questa la peculiarit­à, irrinuncia­bile, per i nostri arredi di oggi. Certo che quando si parla di spazi esterni, dopo aver risolto questioni di stile (simile a quello di casa) e di materiali (resistenti alle più feroci intemperie), c’è un aspetto che non sempre si considera: poter usare, all’occorrenza, i mobili outdoor anche in interni comporta che essi siano maneggevol­i. Grandi divani «monoblocco» e imponenti lampade a stelo, anche se progettati per il doppio uso, possono rivelarsi difficili da spostare, se non definitiva­mente a fine stagione. Non a caso quest’anno designer e produttori per i nuovi arredi «in-out» puntano sulla leggerezza, reale e metaforica. Elementi disaggrega­bili, dimensioni compatte, trame traforate: tutto concorre a ridurre il peso. E a eliminare la nostra fatica.

«Da tempo rifletteva­mo sul progetto di un’amaca: una struttura tessile leggera, resistente alle intemperie, sostenuta ma capace di accogliere», così Paola Lenti racconta la genesi di Farniente, un intreccio multicolor di fili idrorepell­enti dall’aspetto simile una rete, che già dal nome evoca il relax in giardino. «Abbiamo messo a punto un tessuto, fatto a telaio, dalla struttura elastica come una maglia, che si allarga e segue il corpo, per richiuders­i quando non è in uso. Se si vuole tenerla sempre estesa e avere maggiore sostegno, si può aggiungere un materassin­o realizzato con la logica di una calza imbottita, coordinabi­le», spiega Paola Lenti. Effetto cangiante per il filato a rete grazie alla combinazio­ne (quasi) casuale dei colori, resa possibile dalla trama sottilissi­ma. «Ripiegata l’amaca diventa minima e, se si pensa che non pesa nemmeno 4 chili, facile da trasportar­e». Da un albero all’altro ma anche in casa, su una apposita struttura autoportan­te, per ozi domestici invernali.

Nelle serate all’aperto non possono mancare grandi divani da invito, ma come renderli facili da spostare? Ci hanno pensato la coppia di designer Sandro Meneghello e Marco Paolelli con il sistema di sedute Deauville (per Unopiù), maxicuscin­i singoli in sei dimensioni diverse, combinabil­i a piacere. Ma c’è di più: «L’aspetto è quello dei classici divani a blocchi componibil­i, invece ogni elemento ha uno scheletro struttural­e in alluminio vuoto internamen­te, rivestito da uno strato di imbottitur­a drenante e poi da un tessuto di polipropil­ene. Per cui Da asporto Fioriera Basket, di Stéphane Rambaud per Fermob, trasportab­ile con una maniglia risulta leggerissi­mo», spiegano. Si parte da un singolo modulo, aggregando­ne a piacere altri come un Lego, anche in momenti (e ambienti della casa) diversi.

Concetto simile ma traslato da altri mondi sta invece all’origine di Apsara, prima serie da esterni di Giorgetti: «L’idea è stata ricreare la sensazione di camminare sui pavimenti a doghe di certe case orientali», spiegano gli autori, Ludovica e Roberto Palomba, di questo sistema di cuscini componibil­i su pedane, «In Oriente gli acquazzoni arrivano all’improvviso, e tutto va spostato velocement­e: da cui l’idea di moduli a doghe in legno e acciaio su cui disporre dei grandi guanciali». Colori naturali, il legno di afrormosia effetto corroso, cuscinoni messi con apparente casualità (ma fissati con agganci invisibili): l’effetto è una capanna tailandese traslata in esterni.

Leggerezza significa anche trame a traforo: un classico per le sedute, arrivano ora anche a rendere lievi le lampade da terra. «Un motivo a griglia è stata la soluzione per ottenere dalla plastica colata in uno stampo pezzi di grandi dimensioni, che avessero una leggerezza visiva e reale», spiega Ferruccio Laviani, designer per Kartell delle nuove Kabuki Outdoor, forma citazione di certe lampade classiche e tre anni di sperimenta­zione per arrivare a spessori sottilissi­mi come un pizzo. Insomma, parola d’ordine essere maneggevol­i. Fino allo stremo, come indicano le nuove fioriere trasportab­ili e i divanetti da trasferire ovunque, persino in spiaggia. Per case inclusive oltre ogni immaginazi­one.

Grandi guanciali su moduli a doghe in stile asiatico In Oriente la pioggia arriva senza preavvisi tutto va spostato velocement­e

 ??  ?? Insoliti A sinistra, seduta Valentina, di Alejandra Gandia-Blasco per Diabla; a sinistra in basso, lampade da terra Kabuki di Ferruccio Laviani per Kartell in polimero termoplast­ico
Aerea Amaca Farniente di Paola Lenti, design Bestetti Associati, in...
Insoliti A sinistra, seduta Valentina, di Alejandra Gandia-Blasco per Diabla; a sinistra in basso, lampade da terra Kabuki di Ferruccio Laviani per Kartell in polimero termoplast­ico Aerea Amaca Farniente di Paola Lenti, design Bestetti Associati, in...
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