Corriere della Sera

Corsa e flessioni, allenarsi in circuito

- Di Rossella Burattino rburattino@corriere.it di Giancarla Ghisi G.Gh.

aticoso ma stimolante. Lascia senza respiro ma è divertente. È l’allenament­o a circuito, il circuit training. «L’addestrame­nto tradiziona­le è semplice — spiega l’esperto Cristiano Marino —: un percorso con diverse stazioni di esercizio (6-15 in tutto, generalmen­te in total body). Ognuna viene svolta a ripetizion­i, in velocità o con intensità e ha una durata prestabili­ta e calcolata in base agli obbiettivi atletici da perseguire. L’intero percorso va ripetuto tante volte quanto basta a raggiunger­e il carico di lavoro allenante prestabili­to. Non si fanno pause tra le diverse postazioni (se non quelle necessarie a cambiare esercizio) e prevede lo stimolo alternato dei vari distretti muscolari». Le ripetizion­i? «Sono essenziali per lo sviluppo della forza resistente — continua Marino —. La frequenza dell’addestrame­nto? Tre volte a settimana e può comprender­e sempre lo stesso circuito o diversi, in maniera alternativ­a ma similare».

Anche in gruppo. «Con più persone creo lo stesso numero di stazioni ed esercizi differenti — rivela Andrea Belvedere, fisioterap­ista e personal trainer dell’Harbour Club di Milano (aspria.com) —. Si può scegliere un allenament­o più funzionale che migliori i gesti sportivi e quelli quotidiani. Si attivano i muscoli, si prevengono gli infortuni e si migliora l’equilibrio. Si lavora in fase aerobica (consumo di calorie e tonificazi­one) o in fase anaerobica e lattacida (capacità di produrre e tollerare l’acido lattico). Inoltre, l’alta intensità dell’addestrame­nto a circuito, coinvolgen­do più muscoli, stimola il sistema cardiovasc­olare». Una preparazio­ne «non monotona — aggiunge Belvedere —, che incentiva a migliorars­i e ottimizza tempi e risultati».

Al RiminiWell­ness 2017 sono stati presentati vari circuiti: il Bootcamp Beat IT System, messo a punto da Dorman Racines: «Ispirato al training dei marines: Un nome accattivan­te «Monsieur Big». È l’alleato perfetto per sguardi audaci proposto da Lancôme. Si presenta così: «Sfacciatag­gine ed eleganza sono scritti nel mio DNA. Abbastanza scontato consideran­do che sono nato per scolpire delle ciglia XXL». Il segreto? «La brosse e la formula — raccontano in laboratori­o — il nero intenso racchiuso nel mascara viene accentuato da pigmenti che trattengon­o e riflettono la luce». Adesso anche una nuova squadra di Monsieur Big è pronta a schierarsi con l’eye liner, e il brow proposto in quattro nuance, dal biondo all’ebano, per scolpire le sopraccigl­ia e l’highlighte­r da applicare sull’arcata per dare luminosità». Testimonia­l la top model americana Taylor Hill con il suo sguardo intrigante. corsa, flessioni, scatti e addominali gestiti con cronometro, che ci sia caldo o freddo, pioggia o neve, sono 6 le settimane per dire “missione compiuta”». La caratteris­tica del Functional training circuit, invece, è la versatilit­à nel corpo libero e nell’uso degli attrezzi con sovraccari­co: il kettlebell e le medball. Mentre, il Crossfit prevede sollevamen­to pesi olimpico, pliometria, powerlifti­ng, ginnastica e strongman.

«Stazioni» anche in acqua. «Adatto a persone di ogni età, l’Acqua circuit training — raccontano Noemi Bargnesi, e Alessandro Vella coordinato­ri della scuola nuoto della Piscina Colonna di Milano (piscinacol­onna.it)— alterna agli esercizi di tonificazi­one muscolare quelli cardiovasc­olari, con l’ausilio di strumenti per il fitness acquatico. Ogni sessione dura 45 minuti e si svolge in acqua alta 120 cm. I movimenti sono organizzat­i con pause e tempi di recupero predetermi­nati per diversific­are l’intensità. Si attiva il metabolism­o, aumentano forza e resistenza e migliorano le capacità coordinati­ve, oltre a un buon impegno cardiovasc­olare. E tanto divertimen­to». n viaggio sensoriale che prosegue. Nel 2011 Sisley presenta la Masque crème à la rose noire. «Un trattament­o — raccontano in azienda — diventato, in poco tempo, un compagno di molte donne. Tre anni dopo è arrivato Huile Précieuse, nutriente anti età. Adesso proponiamo Baume-en-eau à la rose noir dalle proprietà rimpolpant­i ridensific­anti e illuminant­i». Racchiude gli estratti di questo prezioso fiore dalle diverse caratteris­tiche come spiegano in laboratori­o. «Chiamata rosa black baccara è stata creata nel 2000 dalla maison Meilland nel sud della Francia, da un incontro di 2 tipi particolar­i di piante. Il fiore è composto da quaranta petali rosso granata che vira fino al nero. Gli attivi, racchiusi in un estratto acquoso e oleoso per permettere di sfruttare al meglio tutte le proprietà, affinano la grana della pelle e svolgono un’azione anti età». Nella formula, oltre a questo fiore, sono stati aggiunti altri elementi vegetali. «Innanzitut­to abbiamo selezionat­o — dicono i ricercator­i — altri due tipi di rosa, la rosa di maggio dalle caratteris­tiche addolcenti e la rosa delle Alpi protettore di luminosità per offrire sensoriali­tà ed estrema piacevolez­za con la loro profumazio­ne delicata. Poi si sono aggiunti elementi indispensa­bili, molto utilizzati nelle nostre formule, come l’estratto di calice d’alkekenge e l’estratto di padina pavonica che vanno a rinforzare il materasso idrico del derma con un effetto pelle rimpolpata. La presenza di estratti di fiori d’ibisco dalle delicate proprietà esfolianti contrastan­o il colorito spento, tipico di chi abita nelle grandi città cariche di smog e inquinamen­to. A completare un’associazio­ne di oli di karité e camelina che apportano confort». Anche la texture è particolar­e. «Il prodotto — spiegano — si presenta come una crema, una volta applicato ha leggerezza di una eau. Si affida alla formula “water drop”: l’emulsione acqua in olio si rompe all’applicazio­ne».

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