Corsa e flessioni, allenarsi in circuito
aticoso ma stimolante. Lascia senza respiro ma è divertente. È l’allenamento a circuito, il circuit training. «L’addestramento tradizionale è semplice — spiega l’esperto Cristiano Marino —: un percorso con diverse stazioni di esercizio (6-15 in tutto, generalmente in total body). Ognuna viene svolta a ripetizioni, in velocità o con intensità e ha una durata prestabilita e calcolata in base agli obbiettivi atletici da perseguire. L’intero percorso va ripetuto tante volte quanto basta a raggiungere il carico di lavoro allenante prestabilito. Non si fanno pause tra le diverse postazioni (se non quelle necessarie a cambiare esercizio) e prevede lo stimolo alternato dei vari distretti muscolari». Le ripetizioni? «Sono essenziali per lo sviluppo della forza resistente — continua Marino —. La frequenza dell’addestramento? Tre volte a settimana e può comprendere sempre lo stesso circuito o diversi, in maniera alternativa ma similare».
Anche in gruppo. «Con più persone creo lo stesso numero di stazioni ed esercizi differenti — rivela Andrea Belvedere, fisioterapista e personal trainer dell’Harbour Club di Milano (aspria.com) —. Si può scegliere un allenamento più funzionale che migliori i gesti sportivi e quelli quotidiani. Si attivano i muscoli, si prevengono gli infortuni e si migliora l’equilibrio. Si lavora in fase aerobica (consumo di calorie e tonificazione) o in fase anaerobica e lattacida (capacità di produrre e tollerare l’acido lattico). Inoltre, l’alta intensità dell’addestramento a circuito, coinvolgendo più muscoli, stimola il sistema cardiovascolare». Una preparazione «non monotona — aggiunge Belvedere —, che incentiva a migliorarsi e ottimizza tempi e risultati».
Al RiminiWellness 2017 sono stati presentati vari circuiti: il Bootcamp Beat IT System, messo a punto da Dorman Racines: «Ispirato al training dei marines: Un nome accattivante «Monsieur Big». È l’alleato perfetto per sguardi audaci proposto da Lancôme. Si presenta così: «Sfacciataggine ed eleganza sono scritti nel mio DNA. Abbastanza scontato considerando che sono nato per scolpire delle ciglia XXL». Il segreto? «La brosse e la formula — raccontano in laboratorio — il nero intenso racchiuso nel mascara viene accentuato da pigmenti che trattengono e riflettono la luce». Adesso anche una nuova squadra di Monsieur Big è pronta a schierarsi con l’eye liner, e il brow proposto in quattro nuance, dal biondo all’ebano, per scolpire le sopracciglia e l’highlighter da applicare sull’arcata per dare luminosità». Testimonial la top model americana Taylor Hill con il suo sguardo intrigante. corsa, flessioni, scatti e addominali gestiti con cronometro, che ci sia caldo o freddo, pioggia o neve, sono 6 le settimane per dire “missione compiuta”». La caratteristica del Functional training circuit, invece, è la versatilità nel corpo libero e nell’uso degli attrezzi con sovraccarico: il kettlebell e le medball. Mentre, il Crossfit prevede sollevamento pesi olimpico, pliometria, powerlifting, ginnastica e strongman.
«Stazioni» anche in acqua. «Adatto a persone di ogni età, l’Acqua circuit training — raccontano Noemi Bargnesi, e Alessandro Vella coordinatori della scuola nuoto della Piscina Colonna di Milano (piscinacolonna.it)— alterna agli esercizi di tonificazione muscolare quelli cardiovascolari, con l’ausilio di strumenti per il fitness acquatico. Ogni sessione dura 45 minuti e si svolge in acqua alta 120 cm. I movimenti sono organizzati con pause e tempi di recupero predeterminati per diversificare l’intensità. Si attiva il metabolismo, aumentano forza e resistenza e migliorano le capacità coordinative, oltre a un buon impegno cardiovascolare. E tanto divertimento». n viaggio sensoriale che prosegue. Nel 2011 Sisley presenta la Masque crème à la rose noire. «Un trattamento — raccontano in azienda — diventato, in poco tempo, un compagno di molte donne. Tre anni dopo è arrivato Huile Précieuse, nutriente anti età. Adesso proponiamo Baume-en-eau à la rose noir dalle proprietà rimpolpanti ridensificanti e illuminanti». Racchiude gli estratti di questo prezioso fiore dalle diverse caratteristiche come spiegano in laboratorio. «Chiamata rosa black baccara è stata creata nel 2000 dalla maison Meilland nel sud della Francia, da un incontro di 2 tipi particolari di piante. Il fiore è composto da quaranta petali rosso granata che vira fino al nero. Gli attivi, racchiusi in un estratto acquoso e oleoso per permettere di sfruttare al meglio tutte le proprietà, affinano la grana della pelle e svolgono un’azione anti età». Nella formula, oltre a questo fiore, sono stati aggiunti altri elementi vegetali. «Innanzitutto abbiamo selezionato — dicono i ricercatori — altri due tipi di rosa, la rosa di maggio dalle caratteristiche addolcenti e la rosa delle Alpi protettore di luminosità per offrire sensorialità ed estrema piacevolezza con la loro profumazione delicata. Poi si sono aggiunti elementi indispensabili, molto utilizzati nelle nostre formule, come l’estratto di calice d’alkekenge e l’estratto di padina pavonica che vanno a rinforzare il materasso idrico del derma con un effetto pelle rimpolpata. La presenza di estratti di fiori d’ibisco dalle delicate proprietà esfolianti contrastano il colorito spento, tipico di chi abita nelle grandi città cariche di smog e inquinamento. A completare un’associazione di oli di karité e camelina che apportano confort». Anche la texture è particolare. «Il prodotto — spiegano — si presenta come una crema, una volta applicato ha leggerezza di una eau. Si affida alla formula “water drop”: l’emulsione acqua in olio si rompe all’applicazione».