L’ombudsman etico europeo e la lettera a Draghi sul G30
Alcune domande al presidente della Bce, Mario Draghi, sulla sua partecipazione a un forum esclusivo con (anche) banchieri privati, il gruppo dei trenta (G30): le ha poste il garante dell’etica dell’Ue, l’ombudsman Emily O’Reilly, secondo quanto riporta Reuters. In una lettera inviata a Draghi, O’Reilly sostiene che gli incontri del G30, che riunisce a porte chiuse banchieri centrali, ministri, economisti e finanzieri, «non sono trasparenti». «Quando i membri della Bce partecipano alle riunioni organizzate dal G30», si legge nella lettera, «devono rispettare i dettami del trattato sulla trasparenza». O’Reilly chiede poi alla Bce di valutare la pubblicazione dei resoconti di tali incontri. Draghi avrà tempo fino a settembre per replicare. Ma dall’istituto di Francoforte è intanto arrivata una prima risposta: «Stiamo cooperando con l’ombudsman, come abbiamo fatto con le precedenti richieste di informazioni sull’adesione al G30 cinque anni fa», dopo le quali si concluse che è «corretto e necessario che il presidente Bce partecipi ad appropriati dibattiti». «Il trattato — continua Francoforte — richiede che la Bce mantenga un dialogo con gli stakeholder esterni», e il G30 «viene considerato un forum importante a cui partecipare, tenendo sempre a mente che abbiamo un insieme di regole e strumenti in essere per evitare conflitti d’interesse».