Cartelle rottamate, arriva il conto da pagare E per quattromila è sotto dieci euro
ROMA Ci sono 4.231 contribuenti che hanno chiesto la rottamazione delle cartelle esattoriali di Equitalia che per mettersi a posto dovranno pagare trai2 e i 10 euro. Un’ inezia che spinge gli interessati e non solo loro a chiedersi se valesse la pena di sottoporsi a tutta la trafila: domanda; calcolo del dovuto; raccomandata di risposta; pagamento, e magari a rate... Ma all’Agenzia delle entrate-Riscossione — come si chiama ora Equitalia dopo la fusione con l’Agenzia delle entrate scattata lo scorso primo luglio — mettono le mani avanti: non è responsabilità nostra, la legge ci obbliga a calcolare gli importi dovuti di tutte le domande che sono state presentate e che sono ammissibili. Se c’è una lacuna, insomma, è nella legge e quindi, anche se il conto è di uno o due euro, l’ amministrazione fiscale deve chiedere il pagamento. Ma questo è solo un aspetto marginale, forse il più curioso o ridicolo dell’operazione rottamazione. Che ha ben altra portata, in particolare a beneficio del bilancio pubblico.
L’Agenzia non ha ancora diffuso il numero complessivo dei contribuenti che hanno presentato domanda di sanatoria (sulle cartelle si può risparmiare fino al 40-50% tra interessi e sanzioni), ma sarebbero
L’incasso derivante dalla sanatoria dovrebbe superare largamente i 7,2 miliardi preventivati dal governo
Oltre un milione di contribuenti ha fatto richiesta. Si può risparmiare fino al 50% tra interessi e sanzioni
ben oltre il milione. Per un incasso che dovrebbe largamente superare i 7,2 miliardi di euro preventivati dal governo.I contribuenti che dovranno pagare tra 250mila euro e un milione di euro, secondo un dato trapelato ieri, sono 8.091.
Il boom delle domande ha messo a dura prova la macchina fiscale. La legge prevede che tutti coloro che hanno presentato richiesta di rottamazione (il termine è scaduto lo scorso 21 aprile) debbano ricevere una risposta per raccomandata dall’Agenzia. Per andare incontro a chi non ha ricevuto la missiva oppure si trova fuori per vacanza o altri motivi, l’Agenzia ora diretta da Ernesto Ruffini ha puntato sul web.
Da ieri gli interessati possono accedere alla risposta del Fisco sul sito www.agenziaentrateriscossione.gov.it compilando il form «Richiesta comunicazione» presente nella sezione dedicata alla «Definizione agevolata». Si deve inserire il codice fiscale, allegare la documentazione necessaria al riconoscimento e indicare la casella e-mail dove si desidera ricevere la comunicazione. Per leggere e stampare la lettera non serve più insomma il pin, come fino all’altro ieri. Nella comunicazione dell’Agenzia il contribuente potrà leggere se la sua domanda è stata accettata (potrebbe anche esserlo solo per una parte delle cartelle), quanto deve pagare una volta sottratti gli sconti su interessi e sanzioni e le modalità di pagamento secondo il numero di rate scelto. La prima scadenza è fissata per il 31 luglio. Può inoltre stampare i bollettini di versamento.
Da lunedì sul sito sarà disponibile anche un altro servizio: «ContiTu». È rivolto a quei contribuenti che, una volta visto il conto da pagare, decidono si saldarne solo una parte, cioè di rottamare solo alcune cartelle e non tutte perché, per esempio, la somma è troppo alta. Entro il 31 luglio il contribuente potrà dunque selezionare le cartelle da saldare, con l’avvertenza che quelle non rottamate rientreranno nelle procedure della riscossione ordinaria.Si può pagare in moltissimi modi: dalla banca e dalla posta ai tabaccai convenzionati, oltre che on line.