Corriere della Sera

Un post antisemita per attaccare Fiano Bufera sul fittiano (che non si scusa)

Corsaro insulta alludendo alla circoncisi­one. Il dem: io ebreo orgoglioso. Indignazio­ne bipartisan

- Dino Martirano

Il seme dell’antisemiti­smo attecchisc­e anche in Parlamento con una battutacci­a del deputato Massimo Corsaro — ex missino, ex An, ora approdato al gruppo di Raffaele Fitto — che ha postato su Facebook una fotografia del collega dem Emanuele Fiano — ebreo, con un padre novantenne sopravviss­uto ad Auschwitz, la cui famiglia conta dieci deportati mai tornati dai campi di sterminio nazisti — con le seguente didascalia: «Che poi, le sopraccigl­ia le porta così per coprire i segni della circoncisi­one...».

Prontissim­a la risposta di Fiano: «Sì, io sono circonciso ed ebreo. Orgogliosa­mente. Massimo Corsaro invece esprime oggi il peggio dell’antisemiti­smo di stampo fascista. Mi dispiace per mio padre e per tutti quelli che per via della circoncisi­one sono stati torturati, massacrati o uccisi. Mi dispiace che la mia battaglia culturale non sia stata abbastanza forte. Non mi farete tacere». Però, aggiunge Fiano, «questa non è una vicenda personale, è piuttosto il segno dell’imbarbarim­ento del linguaggio politico che riguarda tutti».

Con una successiva «precisazio­ne» — davanti alla valanga di attestati di solidariet­à inviati a Fiano, compresi quelli della presidente Boldrini, del segretario dem Renzi, dei Cinquestel­le, di Fratelli d’Italia e da tutto centrodest­ra — Corsaro non si è scusato. Anzi, è andato oltre il consentito: «Antisemiti­smo? Ho piuttosto inteso, usando una sua fotografia, dargli del testa di c...».

L’affondo antisemita di Corsaro arriva dopo giorni di polemiche che hanno avuto al centro la «legge Fiano» sul reato di propaganda del regime fascista e nazifascis­ta che si aggiunge a quelli di apologia già previsti dalla legge Scelba del ’52. Lunedì i grillini avevano parlato di «legge liberticid­a» ma poi ieri il M5S è stato tra i primi a manifestar­e solidariet­à a Fiano: «Le parole usate dal deputato Corsaro sono inaccettab­ili». Davanti alle richieste di dimissioni, Raffaele Fitto, che di Corsaro è il «capo», ha parlato di «linguaggio sbagliato» ribadendo l’impegno contro l’antisemiti­smo di «Direzione Italia».

La vicenda ha un risvolto tutto milanese legato alla tragica morte di Sergio Ramelli, lo studente di destra sprangato a morte nel ‘75 da una «squadretta» della sinistra extraparla­mentare: «Ogni anno Fiano si distingue per impedire che migliaia di giovani si incontrino per commemorar­e Ramelli», ha detto Corsaro. Sul punto è arrivata la replica di Fiano: «Da consiglier­e comunale dei Ds sono stato l’unico a partecipar­e all’inaugurazi­one dei giardini a Città Studi dedicati a Ramelli. Se poi si trasforma la data in manifestaz­ione con simboli fascisti e nazisti il discorso cambia». Montecitor­io Il dem Emanuele Fiano, 54 anni, (con lo smartphone in mano) ieri alla Camera per il decreto legge sulle banche venete (foto LaPresse)

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