L’idea: far sfilare i suoi pezzi storici
Nessun commento. Ma fatti. Anzi sfilate. Probabilmente l’anniversario della morte di Gianni Versace potrebbe essere celebrato dalla maison a settembre durante la settimana della moda con una passerella nella sede storica di via del Gesù, dove lo stilista viveva, lavorava e presentava le sue creazioni, e una scelta dei pezzi più belli e rappresentativi del lavoro del designer dagli inizi. Sarebbe questa la sorpresa sulla quale stanno lavorando Donatella Versace e i suoi collaboratori. E sarebbe un bellissimo omaggio a una visione creativa senza tempo che è giusto far rivivere. Prove tecniche sono state fatte a giugno, con la riapertura di via del Gesù per uno show della collezione maschile.
«Aveva 20 anni quando arrivò a Milano ed era diverso da tutti gli altri stilisti “nordici”. Bellezza ed eleganza in lui erano più immediate e carnali — ricorda Modenese —. Si sentiva il suo Sud. Sapeva dove voleva arrivare e il suo senso della famiglia era esemplare». Donatella ha raccolto la sua eredità stilistica (quella patrimoniale, come da testamento, è andata in maggioranza all’amata nipote Allegra, figlia di Donatella e Paul Beck), convincendo tanti che amavano Gianni. Come Michele Giglio, uno dei più importanti buyer, proprietario di boutique a Palermo: «La sua creatività, unica, manca. Era un rivoluzionario. Ricordo quando presentò la sua maglia di metallo: a cena scherzammo sul fatto che oltre ai sarti avremmo assunto dei meccanici per accorciare le gonne!». Su Corriere.it Leggi tutte le notizie e gli aggiornamenti sul mondo del fashion e del costume su