Cultura e sport, l’Italia viaggia in coda
Ddella popolazione dell’Unione europea con più di 16 anni ha assistito almeno una volta a un evento culturale o sportivo, secondo Eurostat (dato del ultimo disponibile). Vuole dire che dei cittadini non ha visitato un museo, non ha assistito a un concerto o a una pièce teatrale, non è entrato in uno stadio o in un palazzetto dello sport, non è andato al cinema. La cosa interessante dello studio è che fa un collegamento tra il livello d’istruzione e la partecipazione a questi eventi. Tra coloro che hanno una scarsa istruzione (al massimo la scuola media inferiore) meno della metà ha partecipato, esattamente il
La quota sale al tra coloro che hanno un’istruzione media e all’87,5% tra chi ha una laurea. Si tratta di una tendenza — sottolinea Eurostat — leggermente più evidente per la partecipazione a eventi culturali, ma vale anche per quelli sportivi. Nel complesso, il degli europei con più di anni è andato almeno una volta al cinema, il ha visitato un sito culturale, il ha assistito a una performance dal vivo e — forse è una sorpresa — solo il è stato a una manifestazione sportiva. Il Paese della Ue con maggiore frequentazione culturale e sportiva è la Svezia, all’88,8%. Seguono l’Olanda la Danimarca Finlandia il Lussemburgo e la Francia Tutti gli altri sono sotto all’80%. Alcuni in una fascia intermedia: Austria Regno Unito Germania e Irlanda ( Repubblica Ceca Nei Paesi del Nord Europa, insomma, la partecipazione è elevata e anche nel Centro del continente è significativa. All’altro capo della scala, ci sono invece quattro Paesi nei quali meno della metà dei cittadini nel ha assistito a un fatto culturale o sportivo. La Romania è al la Bulgaria al la Croazia al
e, ahinoi, l’Italia al Si può pensare che, oltre al livello d’istruzione, anche il livello del reddito influisca. C’è però il fatto che Paesi decisamente meno ricchi (pro capite) dell’Italia abbiano un livello di partecipazione più alto: la Grecia al la Polonia al la Spagna al il Portogallo al L’Italia, in altri termini, è piuttosto eccentrica rispetto agli altri grandi Paesi della Ue quando si viene a cultura e sport. Non è un segno di buona salute sociale, stando alla lettura di Eurostat.
@danilotaino
ue terzi 45,4%. 16 42,6% 42% 45,3% 20,7% (86,5%), (84,6%), (80,5%).
(77,9%), (75,6%). 29,6%, 43,7% 2015, un terzo 58%, 66,3%. 70,2% 77,2%), (86,1%), (82,7%)
(77,3%), 2015
32,0%, 49,6%. 62%,
la
51,5%,