Google non dovrà versare 1,1 miliardi a Parigi
Google non dovrà pagare al fisco francese la somma reclamata da Parigi di 1,1 miliardi. Il tribunale amministrativo di Parigi ha annullato la procedura di recupero fiscale. Per i giudici la procedura non è giustificata, visto che le regole dell’Ocse indicano che un’azienda deve pagare le tasse nel Paese in cui gode di un’insediamento stabile e questo non corrisponde alla situazione di Google in Francia. Una decisione che lascia perplesse le autorità transalpine. pioni usciranno dallo stabilimento di Agrate Brianza a inizio 2018 mentre entreranno in produzione tra fine 2018 e inizio 2019.
Sull’efficacia della batteria si gioca la grande corsa all’elettrico nel mondo e Pechino vuole fare la sua parte. Lo sviluppo delle batterie agli ioni di litio è uno degli aspetti più importanti per abbattere i prezzi dei veicoli e renderli competitivi come quelli dei motori tradizionali a benzina o diesel. Per questo la Cina sta investendo molto sulla ricerca. «Il governo ha costruito il programma Cina 2025 — conferma Monti — perché vuole che buona parte delle tecnologie di cui avranno bisogno le nuove auto siano cinesi. E sta facendo di tutto affinché si dimezzino i costi». L’obiettivo è raddoppiare l‘efficacia delle batterie e ridurre il prezzo entro il 2020. Pechino è tallonata dall’America dove Tesla con Elon Musk sta facendo il suo stesso gioco realizzando un impianto per coprire il fabbisogno di batterie.
La sfida insomma è aperta, come ha dimostrato un’altra casa automobilistica, ora cinese, la Volvo, che ha annunciato qualche giorno fa di voler produrre solo elettriche e ibride a partire dal 2019. A giocare un ruolo fondamentale saranno le case automobilistiche ma anche le aziende come STMicroelectronics che con i loro micro circuiti contribuiranno a cambiare la storia.