Corriere della Sera

Cassano, l’ultima vita e il sogno di rinascere «Ma se sgarra paga»

Il presidente Setti del Verona: «Voleva mollare»

- Guido De Carolis

Il passato non torna. Mai. Una seconda vita però, chissà. Ci crede Antonio Cassano, staccato dall’album ingiallito delle figurine e arrivato a Verona carico di speranze. Le ha dopo un anno speso (quasi buttato) ad allenarsi e intristirs­i da solo nel campetto dei ragazzini della Samp. E le ha pure il presidente del Verona Maurizio Setti che, dopo aver riportato in serie A l’Hellas, si è regalato un colpo: di teatro per il pubblico e di grande sostanza per sé. «Mi ha convinto dicendomi: “Presidente voglio venire e dimostrare di essere ancora vivo. Ho bisogno di uno stadio che mi trasmetta emozioni forti, di sentire il calore del pubblico, di far vedere che sono ancora un giocatore di serie A”. Un discorso netto da uomo di strada, come siamo noi due».

Cassano è il vecchio cinema che finalmente riapre, dove gli spettatori ammiravano giocate da Oscar e sceneggiat­e da incubo. Un frullatore, senza sosta. Se è vero che il passato non rivive è pure vero che non si cancella. Fantantoni­o si porta dietro il suo carico pesante: le «cassanate», i litigi, le cattiverie e i risolini sulle sue forme e magari la torta di compleanno per i 35 anni compiuti ieri non sarà stata d’aiuto. Verona prova a fidarsi di lui con una chance, un’altra. Un anno di contratto e clausole anticassan­ate. «Gliel’ho detto — precisa Setti — certe cose qui non te le permetto né con l’allenatore né con il magazzinie­re. Per te sarà sempre come il primo giorno di scuola, se sgarri ti mando a scaricare gli scatoloni nella mia azienda».

Parole e promesse, per ricostruir­e il sogno e rivedere splendere uno dei più grandi talenti. «Il calcio vive di sogni, ma senza fatti non valgono nulla. Mi ha intrigato e conquistat­o mostrando una diversità: “Sono un marito e un papà, ho dei figli e anche per rispetto a loro le farò vedere come sono cambiato”. Era la dimostrazi­one di maturità che cercavo».

Il presidente Setti e Antonio Cassano è il secondo capitolo della saga «Rinascite», dopo quella di Luca Toni «che a Verona era arrivato a fine corsa e invece ha avuto tre anni bellissimi. Antonio ha 35 anni, è ancora integro e se vuole ha davanti due-tre stagioni». E davanti, in attacco, avrà pure Giampaolo Pazzini. Con loro, nel 2009/2010, la Samp di Delneri finì ai playoff di Champions League e Pazzini segnò

Setti Mi ha convinto dicendomi: “Presidente sono ancora vivo, mi comporterò bene, lo devo ai miei figli”. Se sbaglia lo manderò a scaricare gli scatoloni È venuto per le sue giocate non per il nome

19 gol. Riunire la coppia è un po’ come rimescolar­e gli ingredient­i per una perfetta operazione nostalgia. «No, la nostalgia non mi piace, di ricordi non si vive. Verona ha scelto Cassano perché è uno che la palla la manda dove vuole un attimo prima degli altri e Pazzini va a raccoglier­la prima che ci arrivino i difensori: questi due, e pure Cerci, sono qui perché sanno giocare a calcio», sottolinea Setti.

Cassano poteva scegliere la Cina, Dubai, gli Usa. Starà a Verona, la città di Giulietta e dell’amore, ma pure del lavoro e degli equilibri di spogliatoi­o, fragili e facilmente incrinabil­i.

«L’allenatore Pecchia è stato vice di Benitez al Real Madrid: lì ce n’erano venti di Cassano da gestire, sa come si fa». La fiducia di Setti è la stessa di Pazzini, felice di riabbracci­are l’ex compagno, che dopo il divorzio dalla Samp sperava forse di

Il punto di svolta Non è un’operazione nostalgia, di ricordi non si vive e lui lo sa: ho visto un uomo più maturo

rientrare prima e poi ha pensato anche di chiudere con il pallone. È stato proprio Setti a convincerl­o, a farlo sentire importante. «Voleva mollare, smettere di allenarsi, ritirarsi. Gli ho promesso: se vado in A non ti mollo». Dopo aver fatto il giro della ruota, aver toccato Roma, Real Madrid, Inter, Milan, l’andata alla Samp, con la cacciata e il ritorno dopo l’intermezzo di Parma, Cassano è tornato. «Vengo lì a lottare con lei presidente, voglio tornare a essere vivo». «Sì vieni, dimostra che sei ancora un campione». A Setti e al Verona.

 ??  ?? Compleanno Antonio Cassano che ieri ha compiuto 35 anni è arrivato da pochi giorni nel ritiro del Verona (foto sito Hellas)
Compleanno Antonio Cassano che ieri ha compiuto 35 anni è arrivato da pochi giorni nel ritiro del Verona (foto sito Hellas)
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