«Al lavoro, dal fisco alla cultura Parliamo ogni giorno con tutti»
Simona Finazzo, 40 anni, è direttore dei rapporti istituzionali di Confindustria dal settembre 2016. Assieme ad altri due colleghi, Chiara Papaduli e Simone Vellucci, è iscritta al Registro dei rappresentanti di interessi della Camera dei deputati.
Che cosa è cambiato? «Innanzitutto per essere iscritti al Registro abbiamo dovuto chiarire, tra le altre cose, qual è il nostro ruolo, quale organizzazione o azienda rappresentiamo e quali sono i soggetti con cui dovremo ci troveremo a interloquire più frequentemente».
Un elenco dei deputati con cui parlate? Un po’ difficile per chi rappresenta un «mondo» complesso e variegato come quello di Confindustria... «In effetti noi lavoriamo con quasi tutte le Commissioni, poiché i temi di interesse delle imprese sono molto trasversali: dal fisco, spaziamo fino alla cultura».
Una volta ottenuto il badge, è tutto come prima? «No. Chi è iscritto al Registro a fine anno dovrà scrivere una relazione per illustrare l’attività svolta e dire quali sono gli interlocutori incontrati. E’ un adempimento che richiederà un certo impegno ma sarà utile anche per noi così da avere la memoria storica dell’attività che svolgiamo e fare il punto in modo più preciso sulla nostra attività. C’è la volontà di avere una mappatura di chi accede alla Camera e che tipo di attività svolge. Sia la relazione annuale sia il registro rientrano in un’ottica di trasparenza che condivido».
Di recente, di che cosa si è interessata? «Abbiamo seguito la cosiddetta manovrina. Attualmente stiamo seguendo la legge europea che andrà in Aula nei prossimi giorni e che riguarda il recepimento di obblighi comunitari».