Muore bimba con il morbillo I compromessi sui vaccini
Una bambina di 16 mesi è morta a fine giugno al Bambino Gesù di Roma per arresto cardio-circolatorio. Aveva il morbillo e il suo fisico era già indebolito da precedenti problemi: era stata vaccinata pochi giorni prima, ma forse non è bastato. Il virus l’aveva già contagiata e le difese immunitarie non hanno potuto costituire una barriera abbastanza solida per proteggerla. Sarebbe la terza vittima di una malattia infettiva che quest’anno ha colpito in più di 3.500 casi in Italia, la maggior parte con complicanze, ricoveri e, per fortuna, guarigioni. Salvo per i più piccoli che non ne sono usciti perché fragili e in condizioni di salute compromesse in partenza. Le vaccinazioni sono necessarie proprio in quanto, se la popolazione è ampiamente immunizzata, evita che a fare le spese dell’aumentata circolazione di agenti patogeni pericolosi siano i deboli. È per questo che si era deciso di rendere obbligatori i vaccini, ma questa «necessità» non ha convinto tutti i parlamentari che negli ultimi giorni, nell’aula del Senato, si sono esibiti nella discussione, e a tratti nella melina, sul decreto della ministra Beatrice Lorenzin sull’obbligatorietà di 10 profilassi, contro altrettante malattie, da somministrare in due volte. Due iniezioni per la tutela di scolari da 0 a 16 anni. Le posizioni antiscientifiche di alcuni personaggi e alcuni compromessi tra partiti hanno annacquato un testo che, seppure imperfetto, è partito da evidenze epidemiologiche: le coperture vaccinali del Paese sono calate oltremisura, serviva un intervento deciso per far rialzare rapidamente le percentuali necessarie ad assicurare la cosiddetta «immunità di gregge», realizzabile sopra il 95%. E invece le profilassi indispensabili per la scuola sono passate da 12 a 10, con l’eliminazione dell’anti meningite Be C; le sanzioni per i genitori inadempienti sono state drasticamente ridotte (dalla forbice di 5007.500 euro si è arrivati a 100-500, come una multa automobilistica); la sospensione della patria potestà per gli adulti che perseverano nel sottrarre i figli agli appuntamenti salvavita è stata eliminata. Poi, il solito tormentone della richiesta di introdurre vaccini mono componenti (cioè singoli). «Abbiamo ritenuto nostro dovere contribuire a migliorare il testo che si pone un giusto obiettivo da raggiungere però attraverso la persuasione», spiega Silvio Berlusconi. Sperando che chi fino a oggi non ha vaccinato i propri figli abbia voglia di farsi persuadere.