Corriere della Sera

Scuola Falcone: un uccellino decapitato fuori dalla porta

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Dopo la decapitazi­one del busto (nella foto sotto), un uccellino con la testa mozzata. Torna sotto attacco la scuola Falcone, presidio di legalità in un quartiere degradato come lo Zen di Palermo. È successo ieri, in quello che viene considerat­o dagli inquirenti un altro macabro messaggio. Sarà difficile risalire ai responsabi­li: le videocamer­e installate anni fa, dopo un furto, sono fuori uso. Nonostante gli appelli a vigilare sulla scuola nessuno le ha aggiustate. Neppure dopo il danneggiam­ento della statua. «Sarebbe necessario anche un presidio delle forze dell’ordine davanti alla scuola, almeno per un certo periodo», dice Maria Falcone, sorella del magistrato ucciso a Capaci 25 anni fa. «Visto che il sistema di monitoragg­io esiste — prosegue — dovrebbe essere attivo, anche per scoraggiar­e altri gesti». Torna a parlare la preside della scuola, Daniela Lo Verde che, il 19 luglio, giorno dell’anniversar­io della strage costata la vita al giudice Borsellino, accoglierà il ministro dell’Istruzione Fedeli, a Palermo per esprimere la sua vicinanza a insegnanti e alunni dell’istituto dello Zen. E ieri ha avuto la solidariet­à della presidente della Camera Laura Boldrini che riceverà gli studenti a Montecitor­io a settembre. «Non ci sentiamo nel mirino — dice la preside —. La statua era pesante e un ragazzino non avrebbe potuto sollevarla, mentre l’uccellino fatto trovare potrebbe anche essere stato opera di un ragazzino». «Non sappiamo cosa pensare — aggiunge —. Sicurament­e andremo avanti col nostro lavoro. Operiamo avendo al centro i nostri alunni».

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