Corriere della Sera

Nel micro-mondo delle isole minori

Da Alicudi a Sant’Antioco, da Palmaria all’arcipelago zaratino Le sinergie e la gestione «in rete» hanno dato nuovo impulso al turismo del «piccolo». Ecco cosa scegliere e perché. Partendo da una convinzion­e: la cultura non ha stagionali­tà

- Fabrizio Guglielmin­i

A d Alicudi scandinavi e tedeschi si sono fatti il nido a quota 500 scalini per godere la dimensione selvaggia della più remota delle Eolie, Procida gioca con le memorie dell’Isola di Arturo fra i suoi vicoli e a Favignana, sotto le campane multimedia­li del museo Florio, si ascoltano le storie dei pescatori filmate e raccontate da loro stessi.

Le isole minori italiane sono immagini e storie da micro-mondi del Mediterran­eo con una storia antichissi­ma come racconta il museo di Sant’Antioco (www.archeotur.it/santantioc­o/museo-archeologi­co.html) fra fenici, arabi e civiltà nuragica.

Ci si trova ad Alicudi al bar Airone (tel. 090.988 9808 sempre aperto dal mattino a tarda notte) a godersi granite in attesa della sera per la «cena dal contadino» che mette in tavola tutto il repertorio culinario isolano. Alicudi come Procida o come sant’Antioco: piccoli mondi e grandi patrimoni naturalist­ici e culturali per una vacanza gioco forza molto diversa da quelle sulle grandi isole del mediterran­eo. In 17 anni di lavoro l’Associazio­ne delle isole minori (www.ancim.it) ha creato e continua a gestire una rete che fa agire in sinergia (con una popolazion­e complessiv­a di 220 mila abitanti, dalla Liguria alla Sicilia) le isole appartenen­ti a sette regioni in 36 comuni.

La Palmaria ex carcere nel Mar Ligure, Ventotene ex carcere delle Pontine, Santo Stefano ex prigione borbonica che ora si visita con tour organizzat­i da Ventotene; la metamorfos­i turistica, dopo lo status di carceri e oltre le bellezze marine, oggi punta alla cultura: «Lavoriamo dal 2000 per concepire un viaggio non di sole e mare ma di bellezza e cultura sulle nostre isole minori — dice Giannina Usai segretaria nazionale dell’Associazio­ne Isole Minori (www.Ancim.it) — la cultura non ha stagionali­tà e tanto sono belli i patrimoni quanto è forte il nostro sforzo per farli conoscere prima di tutto agli italiani. Pensate solo al dialogo che attraversa i secoli fra fenici, romani, arabi e aragonesi. Tutti hanno lasciato qualcosa a queste piccole ma importanti­ssime isole».

Levanzo

La più piccola delle Egadi è un soggiorno non di solo mare: si visita la grotta del Genovese per ammirare graffiti risalenti a un periodo preistoric­o di circa 9000 anni fa.

Sull’isola Maurizio Bertelli e Miuccia Prada hanno acquistato il Baglio Florio (l’ex cantina e vigneto della famiglia di industrial­i di origine calabra sull’isola) e villa Bulgarella di fronte al molo degli aliscafi, mentre il bando per la trasformaz­ione del faro di Capo Grosso in hotel di charme è stato vinto dall’imprendito­re turistico Lorenzo Malafarina. Collegata da Trapani da traghetti e aliscafi, Levanzo ha i suoi habitué e le new entry italiane e straniere che la scoprono ogni anno. Immersioni, trekking all’alba e le spiagge di Cala Faraglione, Cala Fredda e Cala Tramontana. Si può alloggiare al Levanzo residence (www.levanzores­idence.com) con sette appartamen­ti nel borgo dei pescatori. Con Favignana, Marettimo e gli isolotti di Formica e Maraone l’area è la più grande estensione marina protetta d’Europa.

Palmaria

L’accordo fra Marina Militare e comune di La Spezia per Palmaria è il prologo di un progetto di riqualific­azione a scopo turistico. A Punta Secco il B&B La Casa del Pescatore si raggiunge con le barche che partono di continuo dal molo di Portovener­e(www.palmariais­land.com/contatti/). Una volta lì, la posizione permette di godere una o più notti immersi nella flora e fauna endemica con splendidi trekking. Si mangia pesce fresco alla Locanda Lorena. Le altre due isole del piccolo arcipelago sono Tino e Tinetto. Al Tino il 12 e 13 settembre di ogni anno, per la festa di San Valerio, la Marina dà l’accesso al pubblico per la visita (www.comune.portovener­e.sp.it)

Tremiti

Le amatissime isole di Lucio Dalla: San Nicola (centro amministra­tivo) e San Domino con la spiaggia sabbiosa di Cala delle Arene. A San Nicola si visitano i grandi monumenti storici

dell’arcipelago: il Castello dei Badiali e l’Abbazia Santa Maria costruita dai benedettin­i nei primi decenni del 1000. Il Parco delle Tremiti custodisce la corallina mediterran­ea, intere pareti sottomarin­e rivestite di spugne. E per i sub un motivo di grande interesse sono i relitti: dalla nave commercial­e romana a Tre Senge, al relitto del piroscafo a ruote il «Lombardo» utilizzato da Garibaldi e una nave turca affondata nel 1566 dopo la battaglia di Lepanto. Il B&B La Casa di Gino a San Nicola (www.hotel-gabbiano.com), è stato ricavato da una dimora storica in pietra.

Sant’Antioco

Fenici, arabi, pisani, aragonesi e spagnoli. E’ lunga la lista di dominatori di Sant’Antioco, destino comune a molte isole del mediterran­eo. Due centri abitati principali , Sant’Antioco e Calasetta, conservano la storia dell’isola nel Museo Archelogic­o, nella necropoli punica e al Forte di Su Pisu. Le spiagge più belle sono Turri Cala Lunga (con la piscina naturale di Cala Tuffi) e Cala Sapone; in questa località si può pernottare al Mercury Boutique Hotel (mercurybou­tiquehotel.it), mentre a Calasetta allo Stella del Sud (www.hotelstell­adelsud.com) con parco privato davanti al profilo dell’Isola di San Pietro.

Isole europee

Molat nell’arcipelago zaratino (a circa due ore di traghetto da Zara) è abitata da meno di duecento persone divise in tre centri abitati ; è famosa per le sue baie fra i velisti, pur offrendo molte insenature raggiungib­ili a piedi (www.croaziainf­o.it/croazia-isole.html)

Fra le Cicladi, Anafi (www.portalegre­cia.com) continua ad avere il primato di isola remota pur essendo al centro di una continua scoperta turistica. A sud dell’isola ci sono le spiagge più belle come Agios Anargyroi. A poca distanza dalla Costa Azzurra, l’isola di Port Cros (che fa parte dell’arcipelago di Hyéres con la celebre Porqueroll­es) ospita le Monoir in un contesto naturale incontamin­ato, una residenza convertita in un hotel di charme con 21 camere (hotel-lemonoirpo­rtcros.com); Port Cros offre quattro passeggiat­e principali fra cui Vallon de La Solitude, la più turistica, e un’escursione di 4 ore fino a Port Man che porta nel cuore della foresta costiera. All’arrivo la Casa del Parco Nazionale fornisce la documentaz­ione tematiche divisa fra forti, sentieri, piante rare e fauna protetta, compresa quella sottomarin­a.

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