Nel micro-mondo delle isole minori
Da Alicudi a Sant’Antioco, da Palmaria all’arcipelago zaratino Le sinergie e la gestione «in rete» hanno dato nuovo impulso al turismo del «piccolo». Ecco cosa scegliere e perché. Partendo da una convinzione: la cultura non ha stagionalità
A d Alicudi scandinavi e tedeschi si sono fatti il nido a quota 500 scalini per godere la dimensione selvaggia della più remota delle Eolie, Procida gioca con le memorie dell’Isola di Arturo fra i suoi vicoli e a Favignana, sotto le campane multimediali del museo Florio, si ascoltano le storie dei pescatori filmate e raccontate da loro stessi.
Le isole minori italiane sono immagini e storie da micro-mondi del Mediterraneo con una storia antichissima come racconta il museo di Sant’Antioco (www.archeotur.it/santantioco/museo-archeologico.html) fra fenici, arabi e civiltà nuragica.
Ci si trova ad Alicudi al bar Airone (tel. 090.988 9808 sempre aperto dal mattino a tarda notte) a godersi granite in attesa della sera per la «cena dal contadino» che mette in tavola tutto il repertorio culinario isolano. Alicudi come Procida o come sant’Antioco: piccoli mondi e grandi patrimoni naturalistici e culturali per una vacanza gioco forza molto diversa da quelle sulle grandi isole del mediterraneo. In 17 anni di lavoro l’Associazione delle isole minori (www.ancim.it) ha creato e continua a gestire una rete che fa agire in sinergia (con una popolazione complessiva di 220 mila abitanti, dalla Liguria alla Sicilia) le isole appartenenti a sette regioni in 36 comuni.
La Palmaria ex carcere nel Mar Ligure, Ventotene ex carcere delle Pontine, Santo Stefano ex prigione borbonica che ora si visita con tour organizzati da Ventotene; la metamorfosi turistica, dopo lo status di carceri e oltre le bellezze marine, oggi punta alla cultura: «Lavoriamo dal 2000 per concepire un viaggio non di sole e mare ma di bellezza e cultura sulle nostre isole minori — dice Giannina Usai segretaria nazionale dell’Associazione Isole Minori (www.Ancim.it) — la cultura non ha stagionalità e tanto sono belli i patrimoni quanto è forte il nostro sforzo per farli conoscere prima di tutto agli italiani. Pensate solo al dialogo che attraversa i secoli fra fenici, romani, arabi e aragonesi. Tutti hanno lasciato qualcosa a queste piccole ma importantissime isole».
Levanzo
La più piccola delle Egadi è un soggiorno non di solo mare: si visita la grotta del Genovese per ammirare graffiti risalenti a un periodo preistorico di circa 9000 anni fa.
Sull’isola Maurizio Bertelli e Miuccia Prada hanno acquistato il Baglio Florio (l’ex cantina e vigneto della famiglia di industriali di origine calabra sull’isola) e villa Bulgarella di fronte al molo degli aliscafi, mentre il bando per la trasformazione del faro di Capo Grosso in hotel di charme è stato vinto dall’imprenditore turistico Lorenzo Malafarina. Collegata da Trapani da traghetti e aliscafi, Levanzo ha i suoi habitué e le new entry italiane e straniere che la scoprono ogni anno. Immersioni, trekking all’alba e le spiagge di Cala Faraglione, Cala Fredda e Cala Tramontana. Si può alloggiare al Levanzo residence (www.levanzoresidence.com) con sette appartamenti nel borgo dei pescatori. Con Favignana, Marettimo e gli isolotti di Formica e Maraone l’area è la più grande estensione marina protetta d’Europa.
Palmaria
L’accordo fra Marina Militare e comune di La Spezia per Palmaria è il prologo di un progetto di riqualificazione a scopo turistico. A Punta Secco il B&B La Casa del Pescatore si raggiunge con le barche che partono di continuo dal molo di Portovenere(www.palmariaisland.com/contatti/). Una volta lì, la posizione permette di godere una o più notti immersi nella flora e fauna endemica con splendidi trekking. Si mangia pesce fresco alla Locanda Lorena. Le altre due isole del piccolo arcipelago sono Tino e Tinetto. Al Tino il 12 e 13 settembre di ogni anno, per la festa di San Valerio, la Marina dà l’accesso al pubblico per la visita (www.comune.portovenere.sp.it)
Tremiti
Le amatissime isole di Lucio Dalla: San Nicola (centro amministrativo) e San Domino con la spiaggia sabbiosa di Cala delle Arene. A San Nicola si visitano i grandi monumenti storici
dell’arcipelago: il Castello dei Badiali e l’Abbazia Santa Maria costruita dai benedettini nei primi decenni del 1000. Il Parco delle Tremiti custodisce la corallina mediterranea, intere pareti sottomarine rivestite di spugne. E per i sub un motivo di grande interesse sono i relitti: dalla nave commerciale romana a Tre Senge, al relitto del piroscafo a ruote il «Lombardo» utilizzato da Garibaldi e una nave turca affondata nel 1566 dopo la battaglia di Lepanto. Il B&B La Casa di Gino a San Nicola (www.hotel-gabbiano.com), è stato ricavato da una dimora storica in pietra.
Sant’Antioco
Fenici, arabi, pisani, aragonesi e spagnoli. E’ lunga la lista di dominatori di Sant’Antioco, destino comune a molte isole del mediterraneo. Due centri abitati principali , Sant’Antioco e Calasetta, conservano la storia dell’isola nel Museo Archelogico, nella necropoli punica e al Forte di Su Pisu. Le spiagge più belle sono Turri Cala Lunga (con la piscina naturale di Cala Tuffi) e Cala Sapone; in questa località si può pernottare al Mercury Boutique Hotel (mercuryboutiquehotel.it), mentre a Calasetta allo Stella del Sud (www.hotelstelladelsud.com) con parco privato davanti al profilo dell’Isola di San Pietro.
Isole europee
Molat nell’arcipelago zaratino (a circa due ore di traghetto da Zara) è abitata da meno di duecento persone divise in tre centri abitati ; è famosa per le sue baie fra i velisti, pur offrendo molte insenature raggiungibili a piedi (www.croaziainfo.it/croazia-isole.html)
Fra le Cicladi, Anafi (www.portalegrecia.com) continua ad avere il primato di isola remota pur essendo al centro di una continua scoperta turistica. A sud dell’isola ci sono le spiagge più belle come Agios Anargyroi. A poca distanza dalla Costa Azzurra, l’isola di Port Cros (che fa parte dell’arcipelago di Hyéres con la celebre Porquerolles) ospita le Monoir in un contesto naturale incontaminato, una residenza convertita in un hotel di charme con 21 camere (hotel-lemonoirportcros.com); Port Cros offre quattro passeggiate principali fra cui Vallon de La Solitude, la più turistica, e un’escursione di 4 ore fino a Port Man che porta nel cuore della foresta costiera. All’arrivo la Casa del Parco Nazionale fornisce la documentazione tematiche divisa fra forti, sentieri, piante rare e fauna protetta, compresa quella sottomarina.