I nuovi montanari e il loro Festival
Un festival organizzato in alta montagna. L’associazione Urogalli, che lo ha ideato, per finanziarlo ha pensato al crowdfunding. Utilizzando il sito Internet come piattaforma, ha messo insieme le risorse necessarie per dar vita alla prima edizione de «Il richiamo della foresta», festival di arte, libri e musica in montagna. Il raduno è fissato venerdì 21 luglio al pian dell’Orgionot, una radura circondata da boschi di larici a Estoul, una frazione di Brusson, cuore della Val d’Ayas, in Valle d’Aosta. «Saranno tre giorni — spiegano gli organizzatori — dedicati alla montagna. Per raccontare i diversi modi di viverla, comprenderla e popolarla».
I monti intesi non come luogo per fughe solitarie, ma come teatro di ricerca di nuove relazioni: «Un’alternativa possibile al modello economico offerto dalle città». Scultura, pittura, letteratura, musica e incontri con vecchi e nuovi montanari: «Persone che da sempre abitano le montagne e altre che ci sono tornate per riprendere i lavori dimenticati, o inventarne di nuovi». Non è un ritorno al passato o il rifiuto della modernità o, ad esempio, delle nuove tecnologie. Il finanziamento attraverso la piattaforma crowdfunding è una delle prove dell’attualità dell’iniziativa.
Non si tratta neppure del raduno di «lupi solitari», tant’è che gli Urogalli hanno pensato alle famiglie e propongono, per l’intera durata della manifestazione, laboratori per i bambini. Seminari, conferenze, arte dal vivo, escursioni e concerti si alterneranno per i tre giorni del festival. Previsti nel programma che è consultabile sul sito ilrichiamodellaforesta.it, una tavola rotonda sui «nuovi montanari» alla quale parteciperà Linda Cottino dell’associazione Dislivelli, dibattiti con personaggi quali, tra gli altri, la guida alpina Hervé Barmasse, lo scrittore Paolo Cognetti, lo scultore e scrittore Mauro Corona, lo storico Sergio Luzzatto, l’artista Nicola Magrin e i concerti con Amycanbe, L’Orage e Metrobrousse.