Corriere della Sera

La foresta leggera di Piovene Breve guida al Gargano segreto

Dopo il riconoscim­ento dell’Unesco, percorso fra Lesina a Varano

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Volo cancellato, bagaglio smarrito, casa occupata. Il peggiore degli incubi per chi sta pianifican­do le vacanze. Perché se è vero che neanche al povero Fantozzi potrebbe capitare tutto questo, qualche imprevisto lo temiamo tutti. Come tutelarsi? Le compagnie assicurati­ve si stanno adattando alle nuove esigenze dei viaggiator­i creando un mercato che, per la sola copertura medica, ha un valore potenziale di oltre 395 milioni di euro. Ecco i consigli del eggera è la foresta cosiddetta umbra, non si sa bene se in memoria degli umbri antichi abitatori di queste terre, o solamente perché è ombrosa; posta in alto sul monte, unico avanzo delle foreste che coprivano il promontori­o. Vi predomina il faggio, albero chiaro, ma vi crescono l’agrifoglio e il tasso venefico; ed è popolata da uccelli, folta ma senza orrore». Una visione del Gargano «segreto» di Guido Piovene, nel suo indimentic­abile «Viaggio in Italia», pubblicato nel 1957.

Sessant’anni dopo, Foresta Umbra, nel Parco Nazionale del Gargano, ha ottenuto il riconoscim­ento Unesco. Tant’è. È arduo, oggi, cercare l’anima, apprezzand­o bellezze, tradizioni e cultura, del promontori­o proteso sul mare (siamo in provincia di Foggia), descritto e decantato da numerosi scrittori, scoperto e poi riscoperto come meta turistica. Negli anni, portale Facile.it per i 20 milioni di italiani in partenza. Come la polizza dedicata a chi affitta una casa vacanza: la novità è che possibile un rimborso se non è disponibil­e e anche se non corrispond­e alla descrizion­e e alle foto. Partenza cancellata? Fino al 100% di rimborso della penale se il viaggio è cancellato per seri motivi di salute, per licenziame­nto oppure in caso di attentato terroristi­co. Attenzioni ai massimali e ai limiti se scegliete Turismo «natura» Il lago di Varano visto dall’alto (Stefano Cavicchi)

i centri costieri hanno cambiato volto, talvolta rovinati dalla speculazio­ne edilizia. Qui come altrove, del resto.

L’itinerario che proponiamo tralascia le località più conosciute (Peschici, Vieste, Mattinata…) e si concentra sulle Lagune di Lesina e Varano (dirimpetto alle isole Tremiti),

all’ingresso del Gargano, se si arriva da Nord. La pesca è stata per secoli la risorsa principale, mentre altrove si viveva di pastorizia e agricoltur­a. Il borgo di Lesina si affaccia sull’omonimo specchio di acqua ed è il principale bacino per la pesca delle anguille, che giungono in questo luogo a dare alla luce i piccoli, dopo un viaggio di 7000 km attraverso l’Atlantico. La lingua di sabbia disabitata che divide la laguna dal mare turchese è lunga 22 chilometri, fittamente coperti di verde. Oltre la solitudine, però, a Marina di Lesina si trovano spiagge attrezzate e un centro residenzia­le con tutti i servizi (lungo il Canale Acquarotta, bar e ristorante, area pic nic, noleggio gommoni).

Il lago di Varano, alimentato (come quello di Lesina) dalle maree e dalle sorgenti di acqua dolce dei monti del Gargano, vanta sponde quasi incontamin­ate tranne qualche struttura alberghier­a sull’istmo di separazion­e dal mare aperto. Circondata da terreni coltivati, la laguna di Varano (gastronomi­camente famosa per le cozze considerat­e le migliori del Mediterran­eo) è l’ideale per il turismo «natura» e anche per il cicloturis­mo, sfruttando la strada panoramica che corre sopra il lago fino alla «collina

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