Alla guida distratto dal cibo e il metrò trascina una donna
Due video choc, il macchinista mangia e non si ferma
Due video impressionanti. Mercoledì scorso, fermata Termini della linea B del metrò a Roma. Una donna rimane incastrata nelle porte e viene trascinata via: per miracolo non muore. In un altro video si vede il macchinista che a treno fermo mangia, chiude le porte e riparte senza accorgersi della donna rimasta incastrata.
Si tratta di immagini impressionanti, e poco importa l’età di chi guarda: perché i video girati dalle telecamere della linea B della metropolitana di Roma mostrano, un fotogramma choc dopo l’altro, quanto accaduto mercoledì sera alla donna rimasta agganciata alle porte di un convoglio in partenza da Termini e trascinata via. Sembra impossibile che ne sia uscita viva, invece ce l’ha fatta: ora è ricoverata in terapia intensiva con un polmone perforato, una frattura esposta al bacino e altre a gambe e braccia. Ma non è in pericolo di vita, e a vedere i due video in possesso del Corriere sembra un miracolo. Soprattutto, le immagini sembrano poter spiegare anche la dinamica, fino a oggi mai chiarita.
Nel primo filmato — di un minuto — viene inquadrata nella parte sinistra dello schermo la cabina del macchinista: si vede il treno arrivare, fermarsi, aprire le porte; escono ed entrano passeggeri, come sempre accade; stavolta, però, non tutto scivola come normale routine. Nella cabina del macchinista si accende una luce e l’uomo, con il treno fermo, sembra mangiare: ha un contenitore davanti a sé, con la mano destra porta alla bocca una forchettata e poi un’altra; a questo punto guarda lo specchio retrovisore, due volte, infine chiude le porte, riparte e, benché le immagini non siano più chiarissime — il treno è in movimento ed esce dall’inquadratura — l’impressione è che abbassi la testa per mangiare ancora. Le immagini scorrono veloci come la metropolitana,
e dopo pochissimo ecco sopraggiungere la coda del treno: incastrata in una porta dell’ultimo vagone c’è la donna, è fuori dal treno ma ha una mano agganciata alla porta e con l’altra gesticola, chiede aiuto, cerca di liberarsi. È inginocchiata, come se pregasse: in questa posizione, attaccata al treno, viene trascinata via. Dall’Atac nessun commento: tutto ciò che si sa è che dall’alba di giovedì è scattata l’istruttoria sul ruolo del macchinista e sul funzionamento dei mezzi, e
sembra inevitabile una severa procedura disciplinare per il dipendente.
È il secondo video, però — un minuto di puro terrore — che meglio racconta il dramma vissuto dalla quarantatreenne
bielorussa Natalya Garkovic: l’inquadratura stavolta è quasi su di lei. Quando arriva gli altri passeggeri sono tutti saliti: lei entra ma poi ci ripensa, esce, le porte si chiudono, e così rimane con la mano attaccata al convoglio. L’incidente sembra essere dovuto a una borsa, o a una busta che rimane all’interno della metropolitana: il manico forse funge da manetta, le cinge un braccio, perché lei cerca di sfilarlo. Se così fosse si potrebbe anche spiegare perché le porte non si
L’ipotesi Forse a incastrarsi è il manico di una borsa, così sottile da «tradire» i sensori sulla porta