Telecom, il pressing della Consob sullo scontro Vivendi-Cattaneo
La Commissione ha chiesto informazioni sulle voci di dissidi al vertice. Il ruolo di Ginesh
La Consob apre un dossier sull’affaire Tim per capire cosa ci sia di vero nei rumors su uno scontro tra Vivendi e il ceo del gruppo telefonico, Flavio Cattaneo, che viene dato sempre più vicino all’uscita. Nella tarda mattinata di ieri dagli uffici della Commissione guidata da Giuseppe Vegas è partita una richiesta di informazioni indirizzata alla Tim. Informazioni sulle voci che circolano sui mercati, ma avrebbe anche chiesto direttamente a Cattaneo e al presidente Arnaud de Puyfontaine, che è pure ceo di Vivendi, di spiegare le rispettive posizioni. Le risposte dovrebbero arrivare entro l’inizio della prossima settimana e sulla base di quello che riceverà Vegas deciderà se e come procedere.
La richiesta è partita sulla base dall’articolo 115 del Testo unico della finanza che consente alla Commissione di acquisire informazioni, documenti e convocare in audizioni i diritti interessati, al fine di vigilare sulla correttezza delle informazioni fornite al mercato. Fino adesso, a dir la verità, Tim non ha comunicato nulla sullo stato dei Cattaneo ha intenzione di portare il 27 luglio la semestrale in consiglio, poi si parlerà dell’uscita Al centro la presidente dell’Enel, Patrizia Grieco, a fianco (sulla destra) l’amministratore delegato Francesco Starace ieri a Wall Street firmato l’anno scorso da Cattaneo con la società stabilisce già le modalità dell’uscita. L’accordo prevede una retribuzione di circa 2,4 milioni tra fisso e variabile più uno «special awards», un bonus per il raggiungimento di determinati risultati, che in quattro anni può arrivare a massimo 40 milioni di euro. La prima tranche legata al bilancio 2016 il manager se l’è assicurata e vale poco più di 9 milioni. Cifra che, da contratto, in caso di risoluzione anticipata del rapporto va «linearizzata» per gli anni restanti quindi, in poche parole, va moltiplicata per quattro e pagata pronto cassa. Quindi Cattaneo quindi si porterebbe a casa quasi 40 milioni per meno di un anno e mezzo di lavoro alla guida di Tim. Ma è chiaro che Vivendi vorrà evitare di licenziare l’amministratore delegato, cercando, come è normale in questi casi, un accordo sulla buonuscita.
I tempi potrebbero essere brevi, anche se difficilmente Cattaneo lascerà prima del consiglio del 27 luglio per la semestrale. Intanto si rafforzano le voci sull’imminente arrivo a Roma di Amos Ginesh, capo delle strategia di convergenza di Vivendi, come direttore generale di Tim. A lui Bolloré vorrebbe affidare la nuova fase di sviluppo di Tim, in particolare sulla banda larga di cui il manager israeliano ha grande esperienza avendo creato in Brasile Gvt, con cui ha connesso le province più remote del Paese, fino al cuore dell’Amazonia.
Il bilancio