Missione a Londra per spingere Milano «Vogliamo attirare i private equity»
Il presidente della commissione Finanze, Bernardo: serve una legge speciale
Un incontro lunedì a Londra per incontrare la City e presentare «Milano come la nuova Londra dopo Brexit». Una proposta bipartisan già calendarizzata in commissione Finanze alla Camera per una «Legge speciale per Milano» che a livello fiscale favorisca gli investimenti. Il «Comitato Milano European Financial Hub» che si è insediato a marzo e che si è riunito per la seconda volta ieri presso il ministero dell’Economia. L’Italia si muove per cercare di portare nella città di Piazza Affari almeno una parte della comunità finanziaria che lascerà la capitale britannica una volta che il Regno Unito sarà uscito dalla Ue e non avrà più il passaporto finanziario europeo e che, anche se non abbandonerà del tutto la City, dovrà comunque avere una presenza nell’Europa continentale.
Milano è già in corsa per ospitare l’Ema, l’Agenzia europea per i medicinali. Il «dossier» è gestito dall’ex ministro agli Affari europei Enzo Moavero Milanesi e il presidente della Regione Lombardia ha messo a disposizione il «Pirellone». La sfida è quella di promuovere Milano anche come centro finanziario per il fintech, l’asset management e il private equity e attrarre banche, fondi e investitori, intercettando almeno una parte del deflusso. Secondo un rapporto di EY pubblicato dal «Financial Times», Dublino è la città che attira di più, seguita da Francoforte e poi dal Lussemburgo. Delle 222 società di servizi finanziari con sede a Londra citate nel report, 19 hanno citato la capitale irlandese, 18 la città tedesca (sede della Bce, dettaglio non da poco) e 11 il Granducato. L’Irlanda è la meta preferita anche delle assicurazioni. Nessuna città, però, ha una capacità attrattiva così forte da poter ambire a diventare l’unica alternativa a Londra.
Che cosa offre — a parte l’Italian lifestyle — Milano ai bankers internazionali? «Abbiamo già la cosiddetta legge sulla flat tax per i super ricchi — dice Maurizio Bernardo, presidente della commissione Finanze della Camera — e anche la legge sul carried interest, Deputato Maurizio Bernardo ha presentato una proposta di legge per Milano che ha abbassato la tassazione dei redditi dai fondi di private equity che adesso sono tassati come il capital gain. Due misure quindi sono già operative. E poi c’è la proposta di una legge speciale per Milano, che introdurrebbe altri vantaggi fiscali».
La proposta — presentata da Bernardo (Ap), Alberto Bombassei (civici e Innovatori) e Daniela Gasparini (Pd) ma anche da esponenti dell’opposizione come Mariastella Gelmini (Forza Italia) e Alessandro Pagano (Lega) — permette tra l’altro agli stranieri che si trasferiscono a Milano di ridurre l’Irap dal 3,9% all’1,5%, di escludere dal reddito fringe benefits quali la scuole per i figli e altre agevolazioni sulle tasse immobiliari. Inoltre, i dividendi distribuiti a società residenti in Paesi extra Ue avranno una ritenuta a titolo di imposta dell’1,2%, allineando sostanzialmente Milano a Londra nel trattamento fiscale dei dividendi. Ma la finanza ha tempi molto più veloci del Parlamento. «Prevediamo l’approvazione in commissione dopo l’estate, ma per accelerare i tempo la mia idea è di trasformare la proposta di legge in emendamento alla legge di Stabilità.
Bernardo parteciperà all’evento a Londra organizzato dall’ambasciata italiana. «La sala ospita al massimo 80 persone: abbiamo ricevuto cento adesioni».