Corriere della Sera

Acquisti tutti corretti una squadra adesso pronta

- Di Mario Sconcerti

uello che stupisce nel Milan è la correttezz­a di tutti gli acquisti. Non c’è un acquisto incompleto, poco comprensib­ile, appena fuori posto, nessuna scommessa. Possono dare chi tutto e chi poco, deludere o entusiasma­re, ma sono acquisti esatti, giocatori nel loro ruolo. L’insieme di questi acquisti è sicurament­e una squadra. Non ci sono esperiment­i da fare, la somma delle caratteris­tiche di nuovi e vecchi copre spontaneam­ente il campo. E credo che Montella sia anche l’allenatore giusto di una squadra così piena di colore. Tornerà a preferire il possesso palla, sceglierà la tecnica. Nel suo primo campionato al Milan si è adattato spesso all’avversario. Quest’anno non sarà così, pretenderà scelte, arroganza. Sarà una novità anche Montella. Perché l’intelligen­za in fondo è sapersi adattare. E Montella è una persona intelligen­te. L’unico acquisto appena fuori linea forse è proprio Bonucci, che quasi impone una difesa a tre. Mentre l’acquisto di Conti e la conferma di Suso mi sembrava portassero a uno schema a quattro. Ma Bonucci non è mai stata una questione tecnica, la mia impression­e è che non fosse nemmeno in preventivo l’acquisto. È stato come un grido, una chiara volontà di potenza per ufficializ­zare a se stessi, alla città e alla squadra, che il Milan è tornato alla vecchia dimensione. E alla sua efficienza. Comprare otto giocatori importanti in un mese non è facile nemmeno avendo i soldi. Infatti nessuno lo ha ancora fatto. Servono sempre intermedia­ri, notai, avvocati, traduttori, banchieri, consulenti, tempi tecnici. Il Milan ha fatto tutto in fretta come spinto da una serenità anomala. Non c’è stata l’isteria del business, ha fatto sembrare questa corsa una cosa gradevole, automatica, quasi gentile. Come fosse nato un nuovo stile. Dove va riposizion­ato adesso il Milan? Credo sia subito dietro Juve e Napoli. Praticamen­te accanto alla Roma che deve ancora quasi cominciare il suo mercato. È lontana l’Inter, per adesso indecifrab­ile. Mi sembra in conclusion­e un Milan molto serio, pronto per il mare alto. Bonucci ne è il leader e quello che guida la speranza. Non si toglie un capitano ai più bravi senza metterli in grossa difficoltà.

Il Milan non è un nostro modello, ha rifondato, noi abbiamo intenzione di integrare

Pronti a scatenarci in modo silenzioso, senza botti, diffidate dalle operazioni chiuse in fretta

Di Maria non interessa, Sanchez non viene, Nainggolan è difficile, Perisic si comporti da profession­ista

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