Corriere della Sera

Ferrari, il rosso buono si vede dal vivaio Giovinazzi con la Haas e Leclerc in F2: così Maranello lavora per il futuro

- Daniele Sparisci

Fabio Aru ha mostrato l’intelligen­za della specie. Nel mare periglioso della tappa più corta e ansiogena del Tour, non c’era pesce o mammifero che non volesse infilzarlo e strappargl­i la maglia gialla. «Me lo aspettavo — spiega — e ho ragionato DAL NOSTRO INVIATO

Le giornate al simulatore, prove interminab­ili per trovare gli assetti e testare novità che poi compariran­no nel «mondo reale» sulle monoposto di Sebastian Vettel e Kimi Raikkonen. Poca adrenalina e tanta routine, la vita di un terzo pilota non ispira film. Ma è fondamenta­le nel percorso di una squadra. Dietro alla resurrezio­ne della Ferrari ci sono anche giovani ambiziosi e preparati. A Maranello hanno finalmente capito l’importanza del vivaio, la Red Bull ci è arrivata anni prima. Ricciardo, Verstappen e lo stesso Vettel sono usciti dalla cantera di Milton Keynes.

Antonio Giovinazzi ieri è tornato a guidare «dal vivo» dopo tre mesi di realtà virtuale. Martedì e mercoledì lo farà ancora, sempre qui, per i collaudi delle gomme Pirelli. Poi lo attendono altri sei venerdì di libere sulla Haas. «Ha fatto un gran lavoro, ma non mi stupisce: lui sa sempre farsi trovare pronto», commenta Gunther Steiner, team principal della squadra «gemellata» con la Ferrari. Chiudere a 4 decimi dal titolare Romain Grosjean è un buon inizio per il 23enne di Martina Franca. Pilota a chiamata, è saltato prima sulla Sauber, poi sulla Ferrari e ora sulla Haas: «Cambiare spesso non è facile ma poi ti abitui, l’importante è non sbagliare».

Il ricordo della Cina è ancora vivo, doppio incidente in qualifica e in gara, quando aveva sostituito l’infortunat­o Pascal Wehrlein. Peccati di gioventù, solo correndo s’impara. Uno come lui però non può restare in panchina a lungo: la Ferrari, se ci crede, dovrà trovargli un posto fisso, magari proprio nel team americano se andasse in porto un progetto di collaboraz­ione con il marchio Alfa Romeo di cui si vocifera. C’è poi un’alternativ­a più remota che conduce alla Sauber: nonostante le smentite, la scuderia svizzera sta discutendo se bloccare la partnershi­p con la Honda (dal 2018) e restare con i motori Ferrari. Così il Cavallino potrebbe Penalizzat­o Valtteri Bottas (LaPresse) approfitta­rne per piazzare un suo uomo.

Il ricambio generazion­ale dei rossi viaggia veloce: fiore all’occhiello della Academy diretta da Massimo Rivola è Charles Leclerc: 19 anni, monegasco, fortemente voluto da Maurizio Arrivabene, le sue quotazioni per un sedile in F1 sono in crescendo. Ieri in Formula 2 ha conquistat­o la sesta pole di fila, è leader del campionato a più 51 sul secondo. Numeri da fenomeno. «Talento naturale, concentraz­ione e grandissim­a volontà — secondo René Rosin, responsabi­le della Prema, il team vicentino con cui corre —. Ha passato un brutto periodo (ha perso da poco il papà, ndr) ma è tornato in pista ancora più motivato. Chissà quanti altri alla sua età si sarebbero smarriti».

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