Ferrari, il rosso buono si vede dal vivaio Giovinazzi con la Haas e Leclerc in F2: così Maranello lavora per il futuro
Fabio Aru ha mostrato l’intelligenza della specie. Nel mare periglioso della tappa più corta e ansiogena del Tour, non c’era pesce o mammifero che non volesse infilzarlo e strappargli la maglia gialla. «Me lo aspettavo — spiega — e ho ragionato DAL NOSTRO INVIATO
Le giornate al simulatore, prove interminabili per trovare gli assetti e testare novità che poi compariranno nel «mondo reale» sulle monoposto di Sebastian Vettel e Kimi Raikkonen. Poca adrenalina e tanta routine, la vita di un terzo pilota non ispira film. Ma è fondamentale nel percorso di una squadra. Dietro alla resurrezione della Ferrari ci sono anche giovani ambiziosi e preparati. A Maranello hanno finalmente capito l’importanza del vivaio, la Red Bull ci è arrivata anni prima. Ricciardo, Verstappen e lo stesso Vettel sono usciti dalla cantera di Milton Keynes.
Antonio Giovinazzi ieri è tornato a guidare «dal vivo» dopo tre mesi di realtà virtuale. Martedì e mercoledì lo farà ancora, sempre qui, per i collaudi delle gomme Pirelli. Poi lo attendono altri sei venerdì di libere sulla Haas. «Ha fatto un gran lavoro, ma non mi stupisce: lui sa sempre farsi trovare pronto», commenta Gunther Steiner, team principal della squadra «gemellata» con la Ferrari. Chiudere a 4 decimi dal titolare Romain Grosjean è un buon inizio per il 23enne di Martina Franca. Pilota a chiamata, è saltato prima sulla Sauber, poi sulla Ferrari e ora sulla Haas: «Cambiare spesso non è facile ma poi ti abitui, l’importante è non sbagliare».
Il ricordo della Cina è ancora vivo, doppio incidente in qualifica e in gara, quando aveva sostituito l’infortunato Pascal Wehrlein. Peccati di gioventù, solo correndo s’impara. Uno come lui però non può restare in panchina a lungo: la Ferrari, se ci crede, dovrà trovargli un posto fisso, magari proprio nel team americano se andasse in porto un progetto di collaborazione con il marchio Alfa Romeo di cui si vocifera. C’è poi un’alternativa più remota che conduce alla Sauber: nonostante le smentite, la scuderia svizzera sta discutendo se bloccare la partnership con la Honda (dal 2018) e restare con i motori Ferrari. Così il Cavallino potrebbe Penalizzato Valtteri Bottas (LaPresse) approfittarne per piazzare un suo uomo.
Il ricambio generazionale dei rossi viaggia veloce: fiore all’occhiello della Academy diretta da Massimo Rivola è Charles Leclerc: 19 anni, monegasco, fortemente voluto da Maurizio Arrivabene, le sue quotazioni per un sedile in F1 sono in crescendo. Ieri in Formula 2 ha conquistato la sesta pole di fila, è leader del campionato a più 51 sul secondo. Numeri da fenomeno. «Talento naturale, concentrazione e grandissima volontà — secondo René Rosin, responsabile della Prema, il team vicentino con cui corre —. Ha passato un brutto periodo (ha perso da poco il papà, ndr) ma è tornato in pista ancora più motivato. Chissà quanti altri alla sua età si sarebbero smarriti».