Corriere della Sera

Sbarchi, i perché di un assedio

Nuovi arrivi con navi militari tedesche e inglesi. Rivolta dei cittadini a Messina

- di Goffredo Buccini Cavallaro

Due navi militari, una tedesca e una britannica, hanno ieri condotto in Puglia e Calabria oltre 1.500 migranti recuperati nel Mediterran­eo. In Sicilia i piccoli Comuni rifiutano di accogliere altri profughi. Il numero record di arrivi, la scarsa solidariet­à in Europa e la chiusura delle rotte alternativ­e hanno reso l’Italia un imbuto.

Mentre in Sicilia scatta la guerra dei piccoli comuni che non vogliono migranti, in Puglia e Calabria due navi militari di Inghilterr­a e Germania scaricano rispettiva­mente gruppi di 640 e 923 disperati raccolti a ridosso della Libia su barconi in avaria. Un quadro allarmante perché il flusso non si arresta e l’Italia continua a fare da spugna del sistema Triton con navi straniere che non approdano nei loro Paesi, mentre aumentano i sindaci dubbiosi sull’accoglienz­a.

Dopo le polemiche esplose a Taormina, ieri la protesta di Castell’Umberto, un piccolo comune fra i monti del messinese che campeggian­o sul Tirreno dove il sindaco Vincenzo Lionetto Civa insorge e denuncia che nessuno lo avrebbe informato della trasformaz­ione di un vetusto albergo dismesso, il «Canguro», in provvisori­o centro accoglienz­a: «Con un atto unilateral­e senza preavviso ne mandano 50 in una struttura da mesi inagibile, morosa dal 2102 per la fornitura d’acqua».

Allarme rimbalzato fra cittadini Dopo le polemiche di Taormina la protesta a Castell’Umberto dove il sindaco è insorto che, richiamati dal tam tam dei social su un impianto privo di energia elettrica, hanno circondato gli ingressi per impedire l’arrivo di un gruppo elettrogen­o, ma quando due tecnici lo avevano già trasportat­o dentro. Una guerra sulla quale getta benzina sul fuoco la prefetta di Messina Francesca Ferrandino insistendo sulla necessità del dialogo e della massima informazio­ne.

Ma pare che ad essere informato sia stato solo il sindaco dell’attiguo comune di Sinagra, Nino Musca. Anche perché il Canguro avrebbe un’ala in territorio di Sinagra e gli ingressi su Castell’Umberto. Un paradosso. Con acqua e fognature servite dagli uffici di Lionetto Civa, infuriato: «I cittadini bloccano le vie d’accesso perché nel nostro territorio abbiamo una serie di difficoltà: non si può chiedere solidariet­à a una comunità che di solidariet­à ha bisogno...».

Smentite a fatica le notizie che circolavan­o ieri sera sul fatto che si trattasse di minori non accompagna­ti. Determinat­a la prefetta: «Evitiamo errori di comunicazi­one. Noi abbiamo pubblicato un bando per l’individuaz­ione di strutture adeguate, ma scade il 24 luglio. Nelle more abbiamo una emergenza da affrontare, secondo i parametri fissati con l’Anci, l’associazio­ne dei Comuni». Cosa ben nota al presidente dell’Anci Sicilia Leoluca Orlando che, da sindaco di Palermo, invoca un’accoglienz­a senza condizioni in una città dove sono stati appena destinati dal governo centrale 339 mila euro per il «sostegno ai Comuni che accolgono richiedent­i

La struttura inagibile A Corigliano

Sulla tedesca Rhein sono oltre 923, compresi 7 feriti, di cui uno da arma da fuoco

protezione internazio­nale».

Materia spinosa e difficile da gestire mentre le navi militari di altri Paesi attraccano strapiene sulle coste italiane. Come a Bari e Corigliano Calabro. Dei 1.500 arrivati ieri quasi tutti sono subsaharia­ni. Sulla nave militare tedesca Rhein ormeggiata nel porto calabrese sono stati censiti in 923, compresi 203 minori e 121 donne, delle quali 14 incinte. Sulla nave ci sono anche sette feriti non gravi. Uno ferito da arma da fuoco.

Accertamen­ti anche a Bari dove la prefetta Marilisa Magno assicura che «i 640 sbarcati saranno trasferiti in diversi centri in Italia». Ma forse non i due cittadini egiziani sospettati di essere gli scafisti al timone di una carretta intercetta­ta quando era già in avaria. Anche loro salvati dalla Hms Echo della Marina britannica, fino a ieri sera ancora in Puglia.

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy