Più sedi locali, la svolta di Forza Italia
Da Vigevano a Palermo, la spinta delle Comunali fa riscoprire al partito il radicamento territoriale
Il vento sembra essere cambiato, dicono i dirigenti azzurri. Che — da Venezia a Palermo — vedono spirare «un’aria favorevole» a Forza Italia. «Una sensazione confortata dai numeri». A partire da quelli delle 20 nuovi sedi apparse nelle ultime settimane su tutto il territorio nazionale. Un dato che potrebbe crescere nel mese di settembre, perché — quando partirà il conto alla rovescia per le elezioni politiche del 2018 — ci saranno altre inaugurazioni.
Non a caso, Gregorio Fontana, parlamentare e responsabile organizzazione di Forza Italia, si mostra soddisfatto: «È un aspetto positivo ed è coerente con il trend dei sondaggi che danno Forza Italia in crescita. Ma c’è un dettaglio che vorrei sottolineare: il traino è il ritorno di Silvio Berlusconi. Sa quante persone ci fermano e ci dicono: “C’aveva ragione Berlusconi”. I temi dell’immigrazione e dell’economia portano la gente a mobilitarsi attorno al presidente». E «un peso» l’hanno avuto ovviamente anche i risultati delle Amministrative, con gli azzurri che hanno conquistato roccaforti di sinistra come Genova, La Spezia e Sesto San Giovanni. Una congiuntura che — dicono i dirigenti — ha «reso attrattiva» Forza Italia così da far registrare nei territori di tutto lo stivale l’apertura di nuovi sedi. Il particolare di non poco conto, fanno notare dai vertici azzurri, è che questo fenomeno si verifica «in una fase in cui i partiti non hanno più i soldi di una volta in virtù dell’abolizione del finanziamento ai partiti».
Tessere e inaugurazioni
Nelle ultime settimane è stata una corsa a tesserarsi e a tagliare nastri. In Lombardia, ad esempio, qualche giorno fa, è stata inaugurata la nuova sede regionali a Largo Schuster. Presente lo stato maggiore forzista, da Maria Stella Gelmini, coordinatrice regionale, al presidente dei senatori Paolo Romani. E lo stesso è accaduto nelle province lombarde dove, racconta Alessandro Cattaneo, «nel pavese abbiamo aperto una nuova sede a Vigevano, Comune di 60 mila abitanti, e a Casteggio, 8 mila abitanti». E se in Piemonte, in Friuli Venezia Giulia e in Trentino Alto Adige lo stato dell’arte non è mutato, nella Liguria di Giovanni Toti, si è tagliato un nastro a Genova in via XX settembre. Un nuovo circolo di Forza Italia nel pieno centro del capoluogo, lì dove Marco Bucci studiava da futuro sindaco.
Eppure la scena che ha reso felice Renato Brunetta è stata quella che si è consumata giovedì sera a Venezia. L’occasione era l’inaugurazione del circolo della città metropolitana. «È una bellissima sede in corso del Popolo. Più di 150 persone presenti, e c’era Andrea Causin, il nuovo acquisto di Forza Italia. E sa cosa ho detto davanti a tutta questa gente? L’apertura di una nuova sede è come una nascita di un bambino». E, scendendo giù per lo stivale, si registrano altre aperture. In Emilia Romagna nuovi locali per gli azzurri a Piacenza e a Comacchio, e sabato prossimo sarà il turno della sede regionale che questa volta sarà ad Imola. Perché, come spiega il coordinatore Massimo Palmizio, «sarà logisticamente più raggiungibile da tutte le province». Poi si passa alla Toscana, dove l’altro ieri Massimo Mallegni, vice coordinatore azzurro, ha inaugurato la sede di Viareggio, mentre nella Marche qualche giorno fa è stato il turno del nuovo circolo di Fermo.
I progetti al Sud
Il nuovo corso azzurro investe anche il Mezzogiorno. In Campania nuova sede per il coordinamento provinciale di Forza Italia di Caserta e per il Comune di Giugliano. Nella Basilicata guidata dal commissario Giuseppe Moles settembre sarà il mese di quella che gli azzurri chiamano «rinascita»: «Apriremo la nuova sede regionale di Potenza e poi quella provinciale di Matera». In Puglia è stato il turno di Martina Franca, Altamura e di Ceglie Messapica. Ma, assicura Luigi Vitali, è già prevista l’apertura per il mese di settembre della nuova sede di Bari. Anche in Sardegna il coordinatore Ugo Cappellacci taglierà il nastro a Cagliari subito dopo la pausa estiva. Mentre in Sicilia, regione sulla quale l’ex Cavaliere punta parecchie fiches in vista delle regionali del 5 novembre, Gianfranco Micciché detta la linea ma non tiene il conto: «Ne stiamo aprendo una marea». E dove? Di certo si annoverano nella lista Partinico, Caltanissetta, Enna e Trapani. E anche qui — assicura Francesco Scoma, vice coordinatore e senatore — si aprirà la nuova sede regionale nella centrale via della Libertà.