Il no ai trattati di libero scambio Ttip e Ceta C’è la critica alla Nato e la mano tesa a Mosca
l’eliminazione di contributi pubblici per testate giornalistiche, nessun soggetto privato proprietario di oltre il 10% di tv nazionali, vendita con azionariato diffuso di due canali pubblici. Temi ancora da affrontare.
Le novità principali riguardano la svolta istituzionale con new entry come esteri, lavoro, giustizia. Se l’ultimo capitolo (anche in ordine temporale) ha visto il Movimento proporre premi in denaro per chi segnala dall’interno delle diverse realtà fenomeni di corruzione (i «whistleblower») e un utilizzo più ampio delle intercettazioni, in particolare per tutti i reati contro la pubblica amministrazione. E l’impossibilità per i magistrati in politica di tornare al palazzo di giustizia.
Ma a tenere banco sono soprattutto i progetti in chiave Farnesina. Si punta su temi economici. No ai trattati di libero scambio Ttip e Ceta che per