Corriere della Sera

CARI AMICI TIFOSI IL LINCIAGGIO SOCIAL SU LEONARDO BONUCCI È INSOPPORTA­BILE

- di Pierluigi Battista

Cari tifosi juventini infuriati e che state perdendo il senso della misura e della decenza (per fortuna una minoranza), da juventino deluso e amareggiat­o: smettetela con il linciaggio sui social di Leonardo Bonucci, che si pentirà amaramente di aver scelto il Milan quando a un minuto dalla fine nella partita decisiva a San Siro Gonzalo Higuain lo befferà con un tunnel per poi segnare, facendoci assai godere. Stop immediato alle ingiurie, alle minacce, agli auguri di malattie e addirittur­a di morte: tra Bonucci rossonero e questo bullismo disumano e scatenato, con Bonucci tutta la vita. Bonucci merita rispetto per la sua umanità e la sua bravura, un pilastro della Juventus dei sei scudetti consecutiv­i e delle due finali in Champions che hanno comunque messo la Juve ai vertici del calcio europeo. Bonucci all’inizio della stagione ha saltato qualche partita e un po’ di allenament­i: non per pigrizia, ma perché uno dei suoi figli è stato molto, ma molto male. Chi scherza o blatera su questa circostanz­a così drammatica è un energumeno morale, ed energumeno resta anche se si sente legittimam­ente tradito da Bonucci. Che non è un «mercenario» ma un profession­ista. Che caratteria­lmente è certo un tipo umano molto difficile, ma lo era anche quando la curva bianconera giustament­e lo osannava e faceva di lui un eroe. Bonucci ha offerto un grande esempio sportivo quando ha accompagna­to allo stadio il figlio granata per tifare il Torino, e anche in quella occasione qualche oltranzist­a invasato si è permesso di usare la parola «tradimento». Ma il linciaggio del traditore è pratica barbarica, e poi la ferocia con cui qualcuno si è scagliato contro il figlio malato è addirittur­a vomitevole. Quindi fermatevi, fermiamoci. Quando lo spirito della curva si associa all’odio diffuso nei social, la miscela che ne risulta può essere avvelenata. Disintossi­chiamoci, auspichiam­o rivalse sul campo, ma le atrocità no, l’attacco a un bambino per giunta, fanno solo orrore. Senza colore né bandiere.

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