«Temptation Island», il reality che incuriosisce soprattutto i giovani del Sud
Coppie che (si) «tengono» e coppie che scoppiano, raccontate meglio che nei settimanali di gossip che si concentrano su vip e politici: le tentazioni, le «corna», la bellezza di corpi giovani e palestrati sono gli ingredienti del successo dell’estate 2017. «Temptation Island», basato sull’omonimo format americano, era partito molto in sordina dodici anni fa. Con le ultime tre edizioni si è trasformato nella produzione originale più seguita della stagione calda, raggiungendo questa settimana il vertice dei programmi più consumati in prime time, con 3.293.000 spettatori medi e una share del 17,4%. Il marchio Fascino/De Filippi si vede non soltanto nel taglio della trasmissione, ma anche nella varietà del suo pubblico. I suoi programmi puntano con successo su un pubblico disponibile a farsi conquistare dal teleschermo: target tipicamente femminile (la share raggiunge il 22% sulle donne, fermandosi invece a un pur buon 13% sugli uomini), «Temptation» incuriosisce maliziosamente i giovani e giovanissimi. Il target migliore del programma è quello raccolto fra i 15 e 24 anni, con la share che supera il 36%. Seguono i 2534enni (30,5% di share) e gli 8-14enni (25% di share). Si tratta un pubblico molto popolare, con livelli di istruzione medio-inferiori (20% di share).
Impressionante è anche la ripartizione territoriale dell’ascolto: l’Italia sembra spaccata a metà, con tutto il Sud che stravede per il programma, e con share «stellari» in Campania (31,3%) e in Puglia (25,7%). Al Centro-Nord l’ascolto è decisamente più normale, con picchi negativi in Friuli (6,9%) e in Liguria (10,8%). Quella attuale sembra la migliore stagione per «Temptation»: quasi 3 milioni e mezzo di spettatori medi in tre puntate e la share al 18%. Curiosamente Mediaset punta sul digitale ma «affida» tutto l’on-demand di «Temptation» a Witty TV, il «Netflix di Maria». (a. g.) In collaborazione con Massimo Scaglioni,
elaborazione Geca Italia su dati Auditel