Corriere della Sera

«Alleati a caccia del 3%, sul bilancio sarà dura»

Il capogruppo dem Rosato: abbiamo fatto quello che dovevamo, vedremo loro

- di Paola Di Caro

È finita con il centrodest­ra che esulta per una «vittoria» contro il Pd, per lo «schiaffo» di Gentiloni a Renzi. Ma Ettore Rosato, presidente dei deputati dem, non si pente né fa marcia indietro: «Abbiamo fatto quel che dovevamo, quello che tutto il Pd era convinto di fare».

Anche se Salvini e tutto il centrodest­ra consideran­o l’accantonam­ento dello ius soli una loro «vittoria»?

«Bella vittoria aver negato il diritto di essere italiani a migliaia di bambini che crescono assieme ai nostri figli, che parlano in dialetto, che frequentan­o da sempre le nostre scuole. Solo la speculazio­ne politica, alla quale purtroppo anche Ap si è piegata, ha potuto far saltare lo ius soli».

Quindi la colpa è dei vostri alleati?

«Hanno votato quel testo alla Camera, è incomprens­ibile che non lo facciano anche al Senato».

Una spiegazion­e ci sarà...

«La sensazione è che più si avvicinano le elezioni, più Mpd e Ap cercherann­o di differenzi­arsi, per rendere più facile la caccia a quel 3% di voti che con la legge vigente li farebbe entrare in Parlamento».

Se è così, sarà dura per il governo...

«Non posso negarlo, vedo una legge di Bilancio difficile all’orizzonte».

Vede il governo a rischio e il voto anticipato?

«Ma no, ormai siamo a fine legislatur­a, c’è poco da anticipare».

Ma questo stop avrà con- seguenze sulle alleanze elettorali future? Con i centristi insomma sarà impossibil­e ricucire o stringere qualche forma di rapporto?

«Le elezioni sono ancora lontane, sono ragionamen­ti prematuri. E voglio affidarmi alle parole di Gentiloni: la legge sarà ripresa in autunno in Senato, vediamo come si comportera­nno i nostri alleati».

Renzi non ha avuto troppa fretta? Si poteva temporeggi­are, cambiare qualcosa?

«Cosa avremmo dovuto cambiare di un testo che alla Camera era stato approvato e scritto assieme ad Ap? C’erano tutte le condizioni per votarlo».

Gentiloni avrebbe potuto fare di più? Poteva sfidare i centristi con la fiducia?

«Gentiloni ha fatto tutti i Chi è Ettore Rosato, 48 anni, capogruppo del Partito democratic­o alla Camera tentativi possibili per riuscire a portare il provvedime­nto fino all’approvazio­ne. Non era possibile fare di più».

Tornando indietro, non crede che avere insistito oggi su questo tema — quando l’emergenza sbarchi è diventato un problema sentito come primario dagli italiani — e poi non portare nemmeno a casa il risultato sia stato un grande boomerang per il Pd?

«Solo un’informazio­ne approssima­tiva e la strumental­izzazione politica possono accostare l’immigrazio­ne clandestin­a allo ius soli. Comunque il Pd di responsabi­lità sui diritti se ne è prese tante, dalle unioni civili al divorzio breve. La politica che non sceglie, sperando di costruire così il consenso, non fa per noi».

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