Lo scontro
L’iter della legge sullo ius soli, approvato alla Camera il 13 ottobre 2015, sta avendo un percorso accidentato al Senato: sul testo che punta a conferire la cittadinanza agli stranieri nati Italia è scontro tra il Pd, che ha proposto il ddl, e i centristi, Forza Italia e la Lega, tutti contrari. Il M5S, tormentato dalle divisioni, ha annunciato l’astensione che a Palazzo Madama equivale al voto contrario
Il 15 giugno il ddl viene incardinato al Senato dopo mesi di attesa in Commissione ma in Aula è bagarre con tumulti scatenati dai leghisti che assaltano il banco del governo. Il voto è rimandato a dopo i ballottaggi
Sul testo il governo Gentiloni era pronto a porre la questione di fiducia, per disinnescare i 40 mila emendamenti presentati dalle opposizioni
Contrari alla fiducia i centristi in maggioranza: per il ministro Angelino Alfano la tenuta del governo non è mai stata in discussione ma Ap ha continuato a chiedere con forza correttivi. Il collega di partito, il ministro Enrico Costa, invece, si è detto pronto a lasciare in caso di fiducia