I precedenti
Le «sentinelle» di Trieste, le hanno chiamate, tutte in pettorina, berretto e con il telefono pronto all’uso, di giorno e di notte. Una specie di vigilantes in versione civile. Sono previste fino a 80 persone, divise in gruppi di due o tre, che inizieranno forse nei prossimi mesi, per operare a regime nel 2018. Attenzione però: non un’iniziativa di un partito, con neo «camicie verdi», ma una scelta istituzionale, del Comune guidato dal sindaco di centrodestra Roberto Dipiazza.
Le sentinelle che scandaglieranno la città saranno scelte con un apposito bando, in base a età e assenza di precedenti legati alla legge Mancino (contro violenza e discriminazioni razziali), meglio se con trascorsi in polizia o carabinieri. Saranno formate con 20 ore di corso. Il vicesindaco Pierpaolo Roberti, della Lega, la spiega così: «Qui la presenza delle forze dell’ordine è diminuita, è la cittadinanza che chiede più sicurezza. Sia chiaro: i volontari non sono vigilantes e non sostituiranno chi di competenza». Che cosa faranno? Tragitti predeterminati, in collegamento con la polizia locale (che in Comune qualcuno ha
Pierpaolo Roberti Le forze dell’ordine sono diminuite I volontari però non prendono il loro posto Everest Bertoli Prevenire è meglio che curare È un test, saremo gli apripista ma altri ci imiteranno
Anni Novanta Una ronda della Lega a Milano: sin dagli inizi della sua storia politica, il Carroccio ha sventolato il vessillo della sicurezza nelle strade istituendo le ronde padane
Nel 2008 La sinistra rompe il tabù della sicurezza con le ronde di Borgo Panigale. C’è il via libera dell’assessore bolognese alla Sicurezza Libero Mancuso, giunta Cofferati
Nel 2009 C’erano anche un nigeriano e un ghanese nelle pattuglie di volontari che controllavano le strade di Verona del sindaco leghista Flavio Tosi