«I piromani? Io sospetto di più un barbecue»
Neppure Capalbio è stata risparmiata dal fuoco. C’è da preoccuparsi Vittorio Emiliani?
«La prevenzione antincendio fino ad oggi ha funzionato. Ho visto pulire il sottobosco più volte e con attenzione a Capalbio, la Forestale ha operato con grande attenzione e perizia, gli operatori turistici sono attenti al territorio che in Maremma è una risorsa, i capalbiesi amano la loro terra e la rispettano. Semmai temo un depotenziamento dei servizi di prevenzione», risponde Emiliani, giornalista, già presidente della Rai, ambientalista e capalbiese da anni, autore di «Lo sfascio del Belpaese», un saggio nel quale si affrontano proprio temi legati all’ambiente.
Segnali negativi sul fronte antincendi?
«Credo sia stato un errore far confluire il Corpo forestale nei carabinieri. Non per l’Arma che stimo e ha un ruolo insostituibile sul territorio, ma perché la Forestale aveva compiti specifici e avere squadre dedicate anche alla prevenzione degli incendi è importantissimo in un periodo particolare di cambiamento climatico. Abbiamo avuto un giugno caldissimo e probabilmente non sarà il solo. La Maremma è poi un luogo di straordinaria bellezza ambientale ma molto siccitoso. Serve molta sorveglianza».
Ma non crede che dietro il rogo a Capalbio ci sia qualcosa di più oscuro e inquietante?
«Non credo che la Maremma possa essere paragonata a ciò che è accaduto nell’area del Vesuvio. E non vedo analogie con gli attentati dei piromani mafiosi della Calabria e della Sicilia».
Ma all’Argentario, altro luogo di vip a pochi chilometri da Capalbio, si ricordano ancora i devastanti incendi degli anni 80 dove probabilmente c’era la mano degli speculatori. Può essere anche il caso di Capalbio?
«Da allora la Regione Toscana ha lavorato molto e con buoni risultati varando leggi ad hoc e approvando piani del paesaggio. Oggi gli speculatori edilizi sanno che se il fuoco distrugge il bosco lì non ci si potrà più costruire. Ritengo improbabili eventuali vendette di allevatori anche se a priori nulla può essere escluso. I piromani esistono ma io penso più a qualche barbecue di troppo o qualche cicca gettata nel bosco».
Cose che maggiori controlli avrebbero potuto evitare?
«Certamente. E per questo, lo ripeto, avrei voluto che la Forestale fosse rimasta autonoma e semmai potenziata».
Serve molta sorveglianza, in Maremma la siccità è comune, ci aspettano mesi difficili