Le olimpioniche della pallanuoto riportano a riva tre turisti in difficoltà
Bagni Oneglio, Imperia. Nel primo pomeriggio di domenica 19 giugno il mare s’increspa e si fa mosso. Le onde spingono al largo una 14enne romena che non riesce a tornare perché la corrente è contraria. Due bagnini capiscono il pericolo e si buttano in acqua. Faticano a riportarla a riva, mentre altri tre turisti vengono spinti verso gli scogli. Urla. Spavento. Gli assistenti tornano in mare ma sono stremati dal precedente intervento. Si sbracciano per chiedere supporto agli ospiti della spiaggia. Il caso vuole che quel giorno proprio lì, ai Bagni Oneglio, ci sia la nazionale di pallanuoto femminile. La stessa impegnata in questi giorni ai mondiali di Budapest. Da buona capitana, Elisa Queirolo scatta sulla sabbia e con lei la vicecapitana Rosaria Aiello e Alexandra Cotti, tutte vicecampionesse olimpiche. Si sono buttate e, con i bagnini, hanno portato in salvo il terzetto che annaspava. Per il loro gesto, il comandante della Capitaneria di porto di Imperia ha voluto ringraziarle personalmente. «Un piccolo grande successo per aver contribuito a salvare delle vite umane», ha detto Queirolo, al telefono da Budapest.