Corriere della Sera

Musei e monumenti, Italia da record: 23 milioni di visitatori in 6 mesi

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l’aumento sul primo semestre del 2016 è rispettiva­mente del 7,3% (cioè 2 milioni in più di visitatori) e del 17,2%. La crescita, stando sempre ai numeri ufficiali del ministero, diventa ancora più eloquente confrontan­do le cifre del 2017 e quelle del 2014, cioè all’anno precedente la riforma voluta dal ministro, e contestata da alcuni addetti ai lavori contrari, per esempio, sia all’autonomia economico-gestionale dei musei, sia al concorso internazio­nale che ha permesso l’approdo di manager di altri Paesi al vertice di importanti istituzion­i culturali (per esempio alla Pinacoteca di Brera a Milano, ora diretta dall’anglo-canadese James Bradburne, o agli Uffizi di Firenze, oggi affidati al tedesco Eike Schmidt). Afferma infatti Franceschi­ni: L’antica Roma Secondo i dati dei primi 6 mesi dell’anno diffusi dal ministero della Cultura Roma si conferma l’area archeologi­ca a pagamento più visitata al mondo Su Corriere.it Segui tutte le notizie, le analisi e gli approfondi­menti sul sito Internet del «Corriere della Sera» «La rivoluzion­e museale continua a produrre i suoi frutti e dimostra quanto fosse corretto dare autonomia ai musei, dotandoli di una direzione, un bilancio, un consiglio di amministra­zione e un consiglio scientific­o. Tutto questo ha permesso una decisa innovazion­e della gestione con risultati immediati, a partire da una maggiore presenza digitale».

Vediamo nel dettaglio, dal punto di vista regionale. Al primo posto c’è il Lazio, con 10.131.268 visitatori (+2,23%) e 36.220.370 euro di incassi (+14,7%). Naturalmen­te è Roma col «Divo Colosseo» ad avere il primato. Nei giorni scorsi la Soprintend­enza speciale per Roma aveva anticipato un primo bilancio di gennaio-giugno 2017: il circuito Colosseo-Foro Romano -Palatino ha totalizzat­o un incremento di oltre il 6% dei visitatori, passando da 3.110.413 del primo semestre del 2016 a 3.485.243 del primo semestre del 2017. Il Colosseo e il circuito potrebbero, a fine 2017, raggiunger­e e superare il record di 7 milioni di presenze, proiettand­o il dato sul secondo semestre (quando, essendoci luglio e agosto col turismo internazio­nale, Pompei Turisti nell’area archeologi­ca i numeri aumentano ancora e tangibilme­nte). Il 2016 si chiuse a 6.400.000. Se così fosse, Roma si confermere­bbe ancora una volta l’area archeologi­ca con biglietto più visitata al mondo.

La Campania consolida la seconda posizione, conquistat­a già dal 2015, con 4.375.734 ingressi (+15,4%) e introiti per 19.689.195 euro (+17,6%). Al terzo posto la Toscana con 3.443.800 biglietti (+11,7%) e 16.520.112 euro di incassi (+17,1%). C’è poi da registrare l’interessan­te caso della Liguria (+33,5% di ingressi rispetto al 2017, ovvero un terzo in più, chiaro premio per una politica culturale puntuale e ben diffusa). Tra le altre crescite il Veneto (+26,8%) e il Friuli Venezia Giulia (+23,35). Purtroppo il dramma del terremoto nel Centro Italia è tangibile nella drammatica flessione dei visitatori in Umbria (-18,3%), Marche (-16,6%) e Abruzzo (-15,6%). Tutti elementi utili per una riflession­e che accompagni l’entusiasmo per i buoni risultati a un adeguato, convinto e anche coraggioso sostegno nelle aree.

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